I migliori libri del 2021

I migliori libri del 2021: 15 consigli di lettura

Tra tutte le opere che abbiamo letto e recensito in questo anno, abbiamo stilato una lista dei migliori libri del 2021. La scelta è ricaduta su 15 titoli, ma ce ne sarebbero stati chiaramente molti altri.

Non è mai facile, come diciamo tutti gli anni, scegliere quali sono i titoli che più ci hanno colpito. Quella che troverete di seguito non è quindi una classifica, ma una lista di consigli tra quelli che sono secondo noi i migliori libri del 2021.

Troverete molti titoli italiani, alcuni dei quali finalisti al Premio Strega. Tre sono invece i titoli stranieri che ci hanno colpito particolarmente.

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Ecco i migliori libri del 2021

Gli invisibili – Pajtim Statovci

Gli invisibili(Sellerio) Si innamorano già dal primo incontro, seduti al tavolino di un bar. Arsim è albanese, Miloš serbo, vivono a Pristina, in Kosovo, a metà degli anni Novanta, studiano all’università. Per entrambi la cultura di provenienza rifiuta le relazioni tra uomini. Eppure la loro storia sembra perfetta, l’anima e il corpo, lo spirito e la carne, Romeo ha trovato Romeo. Anche se Arsim è sposato, a seguito di un matrimonio combinato voluto dai genitori. Di lì a qualche mese la guerra sconvolgerà le loro vite, serbi contro albanesi, milioni di profughi, una ferocia efferata che scatena il terribile naufragio di una nazione.
Arsim e Miloš avevano un sogno, e quel sogno è impossibile. Arsim partirà con la famiglia verso un paese straniero, Miloš si arruolerà come medico, vivrà in pieno la disumanità della guerra. Il primo diventerà un marito violento, un padre tirannico, il secondo sembra sprofondare nell’oscurità. LEGGI LA RECENSIONE

 

 

 

Sotto la falce. Un memoir – Jesmyn Ward

(NN) Dal 2000 al 2004, tra DeLisle e altre cittadine del delta del Mississippi, Jesmyn Ward ha visto morire cinque persone care, cinque amici tra cui suo fratello Joshua: morti per overdose, per incidenti connessi all’alcol, per omicidio o suicidio. Nel tentativo di combattere il dolore e dare un senso all’accaduto, Jesmyn Ward decide di raccontare la loro storia, segnata dall’amore profondo della comunità ma avvelenata dal razzismo endemico e soffocante di quelle terre, dalla mancanza di un’istruzione adeguata e dalla disoccupazione, dalla povertà che alimenta una sfortuna implacabile. LEGGI LA RECENSIONE

Lei che non tocca mai terra – Andrea Donaera

Andrea Donaera(NN) Miriam è in coma dopo un incidente. Andrea la conosce appena ma si è innamorato perdutamente di lei, e ora le siede accanto e le parla, tutti i giorni, perché riesce a sentire la sua voce. Le loro parole si incontrano in un limbo oscuro, dove Miriam ricostruisce i suoi ricordi e Andrea cerca di tenerla ancorata alla vita. Attorno al letto della ragazza si muovono altre figure, che attendono il suo risveglio. Ci sono Mara e Lucio, i genitori, già segnati da una tragedia che li ha allontanati l’uno dall’altra. In sette giorni, i racconti dei personaggi si alternano a svelare una trama di amore e morte, di salvezza e destino, dove la ragione sfuma nell’inconscio finché la realtà non deflagra e riprende il sopravvento. LEGGI LA RECENSIONE

Urla sempre, primavera – Michele Vaccari

(NN) Presente, passato e futuro entrano senza bussare nella vita di Egle che, depositaria di una storia familiare e di un potere legato ai sogni, è l’unica in grado di immaginare il cambiamento. Nella Metropoli che è diventata l’Italia, un’oligarchia di uomini anziani, la Venerata Gherusia, ha cancellato istruzione e scienza, avvelenato terre e città, e i cittadini devono scegliere di estinguersi. Ma la scintilla del sogno è così potente da piegare la realtà, aprendo la strada alla rivoluzione. LEGGI LA RECENSIONE

Yoga – Emmanuel Carrère

Emmanuel Carrère(Adelphi) C’è stato un momento della sua vita in cui lo scrittore pensava di aver sconfitto i suoi demoni, di aver raggiunto uno stato di meraviglia e serenità. Così ha deciso di buttare giù un libretto definito arguto ed accattivante che parlasse delle discipline che pratica da anni: lo yoga, la meditazione, il tai chi. Ma quei demoni erano ancora in agguato, e quando meno se l’aspettava gli sono piombati addosso. Allora non sono bastati i farmaci ma ci sono volute quattordici sedute di elettroshock per uscire da quello che era stato diagnosticato come un disturbo bipolare di tipo II. LEGGI LA RECENSIONE

Due vite – Emanuele Trevi

Emanuele Trevi(Neri Pozza) Emanuele Trevi, Rocco Carbone e Pia Pera sono stati amici per oltre vent’anni, prima che un incidente in motorino uccidesse Rocco nel 2008 e la SLA Pia nel 2016. Le due vite del titolo sono le loro, prematuramente spezzate, imperfette dal punto di vista umano e professionale, eppure vissute intensamente. Emanuele Trevi decide di raccontarle con affetto e schiettezza, dando voce letteraria a un’amicizia tra scrittori e quindi a un confronto intellettuale ancora vivo e complesso, ormai venato di rimpianto. LEGGI LA RECENSIONE

Transito – Aixa de la Cruz

Transito(Giulio Perrone) Aixa de la Cruz è arrivata alla soglia dei trent’anni, e capisce che è arrivato il momento di raccogliere i ricordi che segnano i momenti più significativi della sua vita. Dal giorno in cui una delle sue migliori amiche rimane ferita in un incidente stradale al divorzio, dai rapporti sessuali con altre donne all’infanzia passata senza un biopadre. Nasce così un vortice in cui vengono risucchiati i legami, la famiglia, l’identità. L’autrice si interroga sull’idea di colpa, non tanto nella sua accezione religiosa ma come l’intercapedine in cui si forma la giustizia poetica. Ma poi riflette anche sull’attualità che la circonda e che influenza la sua generazione, sul movimento #MeToo, sullo scandalo delle torture di Abu Ghraib, sulla femminilizzazione della politica. LEGGI LA RECENSIONE

Il pane perduto – Edith Bruck

(La Nave di Teseo) Il pane perduto è un libro che parla di una vita intera. Quella di Edith Bruck che attraversa l’infanzia, ricorda gli zoccoli di legno per tutte le stagioni, il ruolo della Polonia di Auschwitz, quello della Germania dei campi di concentramento. Edith sopravvive ai lager con il sostegno della sorella più grande Judit ed inizia un’altra odissea. Il tentativo di vivere senza sapere come e con chi, il ricordo dietro di sé di vite bruciate, come quelle dei genitori; mentre davanti a sé c’erano solo macerie reali ed emotive. Il mondo le appare estraneo, nessuna accoglienza e nessun ascolto. LEGGI LA RECENSIONE

Borgo Sud – Donatella Di Pietrantonio

Borgo Sud(Einaudi) Adriana porta sempre scompiglio, è impudente ma ti impone di guardare la vita in faccia, anche se la verità è scomoda e amara. Così le stanze della casa si riempiono di voci, di dubbi e domande. Adriana in fuga entra così nell’appartamento di sua sorella e del marito, e con il suo modo di fare indicherà la crepa che intacca quel matrimonio: le assenze di Piero, la sua tenerezza e la sua eleganza distaccata. Tutto assume una valenza diversa. Anni dopo i fatti, una telefonata costringe la narratrice di questa storia ad una partenza improvvisa dalla città francese in cui ha deciso di vivere. In una notte di viaggio tornano pensieri e sensazioni, torna un passato che la riporterà a Pescara, precisamente a Borgo Sud, la zona marinara. Sarà lì che potrà scoprire cosa è successo davvero. LEGGI LA RECENSIONE

L’acqua del lago non è mai dolce – Giulia Caminito

Giulia Caminito(Bompiani) Il lago di Bracciano è un insieme di odore di alghe limacciose e sabbia densa, di piume bagnate. Un cratere antico ora pieno d’acqua. In questo posto approda, in fuga da Roma, la famiglia di Antonia, donna fiera che da sola si occupa del marito disabile e di quattro figli. Lei è una dona onesta, che non scende a compromessi, che crede nel bene comune e che vuole insegnare alla sua unica figlia femmina a contare solo sulla sua capacità di tenere la testa alta. Così Gaia impara a non lamentarsi, a prendere tutti i giorni il treno per andare a scuola, a leggere libri e nascondere il telefonino, a tuffarsi nel lago anche con le correnti pericolose. Questa ragazzina piena di lentiggini sembra chinare il capo, invece i suoi occhi hanno una luce nerissima quando alza la testa. Ogni moto di ragionevolezza precipita in lei come in una notte buia, la stessa notte in cui sfreccia a fari spenti col motorino. Gaia reagisce a tutto con violenza, sia alla banalità della vita sia ai torti subìti. Una violenza imprevedibile, la determinazione di una divinità muta. Negli anni duemila, Gaia e i suoi amici crescono in un mondo lontano dalle battaglie politiche e civili, in un mondo fatto di oggetti posseduti o negati, dei primi sms e di acque immobili che segnano un futuro privo di orizzonti. LEGGI LA RECENSIONE

Il libro delle case – Andrea Bajani

Il libro delle case(Feltrinelli) Il libro delle case è quindi la storia di un uomo, che qui viene chiamato “Io”, delle amicizie, del matrimonio, dei suoi rifugi, delle sue ferite. Ma anche della scoperta del sesso e della poesia, del distacco da una famiglia che si autodistrugge. La storia di Io è un salto di casa in casa e avanti e indietro nel tempo. Ogni abitazione è come la tessera di un puzzle attraverso la quale costruire l’ultimo quarto del millennio e il primo degli anni zero. Io è giovane amante di una donna sposata in una casa di provincia, infante che insegue una tartaruga in un appartamento di Roma mentre dalla tv si rovesciano le immagini di Aldo Moro sequestrato e del corpo di Pasolini rinvenuto all’Idroscalo; è marito in una casa borghese di Torino, bohémien in una mansarda di Parigi e adulto in carriera in un albergo londinese; ragazzo preso a pugni dal padre in una casa di vacanza, e studente universitario buttato sopra un materasso; poi semplicemente un uomo, che si tira dietro la porta di una casa vuota. LEGGI LA RECENSIONE

Beati gli inquieti – Stefano Redaelli

Beati gli inquieti(NEO) Antonio è un ricercatore universitario che si rivolge alla struttura psichiatrica Casa delle Farfalle, per iniziare un percorso di ricerca molto particolare. Antonio vuole infatti raccontare la follia, e per raccontarla devi osservarla da vicino, devi conoscerla, abitarla. Per cui prende accordi con la direttrice e si finge paziente. Così riesce a scoprire le storie delle persone che abitano la struttura, le loro paure, i desideri, le loro ossessioni. “I matti dicono sempre la verità, sono uomini liberi”. Così Antonio conoscerà Marta, Cecilia, Angelo, Carlo e Simone, ma sarà costretto anche a fare un percorso di conoscenza verso se stesso, più a fondo di quanto non abbia mai fatto prima. LEGGI LA RECENSIONE

Questo giorno che incombe – Antonella Lattanzi

Antonella Lattanzi(Harper Collins Italia) Mentre sta per varcare il cancello rosso della sua nuova casa, Francesca pensa che lì sarà felice con la sua famiglia. Insieme a suo marito Massimo e alle sue figlie piccole. Con loro si è appena trasferita da Milano a Giardino di Roma, un quartiere a metà strada tra la città e il mare. La loro casa si trova in un bel condominio, con un portiere accogliente, vicini gentili ed un appartamento pieno di luce. Francesca è giovane, bella, e quello sembra il posto giusto per ricominciare con una nuova vita. Poi però qualcosa non va. Ci sono dei dettagli che turbano la quotidianità, incidenti, ombre ed eventi sinistri. Sono reali o Francesca li sta immaginando? Massimo diventa distante, lei passa tutto il tempo in casa con le bambine e non riesce né a lavorare né a pensare. Le vicine sembrano diventate inquietanti nei loro sguardi onnipresenti e il cancello rosso pian piano diventa una prigione. Intrappolata nella casa Francesca inizia a soffrire di paranoia, di vuoti di memoria; è sola e piena di angoscia. Ha l’impressione che la casa le parli, che le dia consigli ed ordini. Poi un giorno, dal cortile, arriva un grido. Una bambina è scomparsa. Può essere sua figlia? E perché ancora una volta Francesca non sa cosa ha fatto nelle ultime ore? LEGGI LA RECENSIONE

Sembrava bellezza – Teresa Ciabatti

(Mondadori) Chi ci apre la strada in questo romanzo è una donna, scrittrice, che dopo essersi sentita per molti anni ai margini ha trovato il successo. In questo tempo conosce il riscatto, anche se proprio quel tempo che cerca di tenersi stretto le sfugge via, proprio come sua figlia che si è trasferita lontano. Tra risentimento e sgomento, ecco che dal passato torna Federica, la più cara amica del liceo. Insieme a Federica tornano quindi nel presente della scrittrice gli eventi dell’epoca e Livia, sorella di Federica e ragazza bellissima, irraggiungibile agli occhi delle ragazze sgraziate. In seguito ad un incidente, Livia è rimasta prigioniera di un’eterna giovinezza. Ecco che proprio come accadeva da adolescenti, i pensieri si rispecchiano, si mescolano, si respingono. La protagonista inizia quindi a ripercorrere il passato in cerca di una risposta, di una verità su Livia e su se stessa, riavvolgendo nel frattempo i fili della sua storia, del suo lavoro, dei suoi amori e della sua famiglia. Livia era un mistero, proprio come adesso. Fenomeno da baraccone o miracolo di bellezza preservata inconsapevolmente? Proprio la sorte di Livia sembra ricordarci cosa può succedere se la giovinezza si cristallizza in un presente immobile, come una diciottenne nel corpo di una cinquantenne, una farfalla incastrata nell’ambra. LEGGI LA RECENSIONE

Bianco è il colore del danno – Francesca Mannocchi

Francesca Mannocchi(Einaudi Stile Libero) Quattro anni fa Francesca Mannocchi scopre di avere una patologia cronica per la quale, ad oggi, non esiste cura. Lei, giornalista che viaggia per raccontare scenari di guerra, dove morte e sofferenza sono all’ordine del giorno, si trova completamente in balìa di questa nuova convivenza personale con l’imponderabile. Così, questa esperienza cambia totalmente il suo modo di essere madre, figlia, compagna, cittadina. Inizia un percorso di ricerca di se stessa e degli altri, uno scavare infinito nelle pieghe delle relazioni più intime, dei non detti dolorosi. Inizia un confronto con il suo corpo, che è diventato di colpo nemico. Francesca si chiede se sarà in grado di crescere suo figlio correndo il rischio di diventare disabile all’improvviso. Poi essere malati vuol dire anche conoscere tutti i percorsi della sanità pubblica e quelli interminabili della vergogna privata e collettiva, che grazie alla sincerità della letteratura si può raccontare. LEGGI LA RECENSIONE

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diDonato Bevilacqua

Proprietario e Direttore editoriale de La Bottega di Hamlin, lettore per passione e per scelta. Dopo una Laurea in Comunicazione Multimediale e un Master in Progettazione ed Organizzazione di eventi culturali, negli ultimi anni ho collaborato con importanti società di informazione e promozione del territorio. Mi occupo di redazione, contenuti e progettazione per Enti, Associazioni ed Organizzazioni, e svolgo attività di Content Manager.