Il prete ebreo

Il prete ebreo – Mariastella Eisenberg

Mariastella Eisenberg ha scritto, con Il prete ebreo, una storia che merita di essere letta soprattutto in chiave storica e personale.

La narrazione è incisiva, diretta, sensuale. Il prete ebreo è un difficile percorso di ricerca personale della propria identità e delle proprie radici.

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 La trama

Simone, “figlio del peccato”, nato in Romania nel 1912 da una giovane ebrea di buona famiglia, viene abbandonato nell’orfanotrofio di un monastero ortodosso.

A Lione, poco più che bambino, scopre di essere stato adottato all’età di quattro anni; nonostante la circoncisione, viene battezzato e mandato in seminario, dove resterà fino all’ordinazione sacerdotale. Ormai parroco, conosce da vicino le atrocità della guerra e si fa partigiano durante il regime di Vichy.

Il confronto con l’umile fra’ Giacinto lo spinge a lasciare il clero secolare per farsi frate. Va a Roma, s’immerge nello studio nel tentativo di trovare le tracce della misteriosa Bibbia di Lione del XIII secolo, scomparsa perché in odore di eresia: inconsapevolmente è alla ricerca della propria identità. L’incontro con Josephine, la figlia biologica dei genitori adottivi, fa esplodere nei due un’intesa insperata: Simone non è più solo.

La donna però è sposata e madre, deve ritornare in Canada dove si era rifugiata per scampare all’odio nazista, perciò dovranno separarsi.

A quel punto Simone decide di partire per Israele: troverà sul suo cammino ancora i dolori della Shoah e ne ricaverà un’esperienza drammatica come uomo e come religioso. A settantadue anni finalmente conoscerà le sue origini e deciderà di affidare la sua storia all’unica parente rimastagli.

La nipote Miriam riceverà i nastri da lui registrati per testimoniare il suo tortuoso passato attraverso la Seconda guerra mondiale, l’antisemitismo, la fondazione dello Stato d’Israele.

Il prete ebreo – La recensione

Mariastella Eisenberg decide quindi di impostare la narrazione in prima persona, dando voce al protagonista. Una scelta che paga certamente, perché il lettore viene catapultato nelle vicende personali ma anche in quelle di un’intera generazione e di un intero popolo.

Ma Il prete ebreo è una storia che cattura anche perché ci porta nell’intimità del protagonista, per seguire quella che è una sorta di confessione che pian piano esplora l’animo umano di tutti noi, tra istinti difficili da tenere a freno e sentimenti molto più nobili.

Il prete ebreo (Edizioni Spartaco) è una ricerca disperata delle radici e dell’identità, che si unisce ad un costante sentimento di inadeguatezza, di non essere all’altezza dei canoni stabiliti. Ciò rende il protagonista una persona “normale” e simile a molta gente comune.

copertina
Autore
Mariastella Eisenberg
Casa editrice
Edizioni Spartaco
Anno
2018
Genere
Narrativa
Formato
Brossura
Pagine
145
ISBN
9788896350720
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diDonato Bevilacqua

Proprietario e Direttore editoriale de La Bottega di Hamlin, lettore per passione e per scelta. Dopo una Laurea in Comunicazione Multimediale e un Master in Progettazione ed Organizzazione di eventi culturali, negli ultimi anni ho collaborato con importanti società di informazione e promozione del territorio. Mi occupo di redazione, contenuti e progettazione per Enti, Associazioni ed Organizzazioni, e svolgo attività di Content Manager.