Si intitola Donne di tipo 1, ed è il romanzo d’esordio di Roberta Casasole, che arriva in libreria per Feltrinelli. Al suo esordio Roberta Casasole ci regala l’epopea selvaggia di una donna scatenata che non ha paura di nessuno e fa a pezzi ogni tabù.
SCOPRI TUTTE LE ALTRE NOVITA’ IN LIBRERIA
Graffiante, ironico, caustico: un romanzo trascinante e divertentissimo che mette a nudo, spingendoli al paradosso, i mali del nostro tempo, dalla questione di genere al precariato, dai rapporti di coppia alla salute del pianeta.
Roberta Casasole – Donne di tipo 1
Giovanna J. Giò è una donna di straordinaria bellezza e micidiale crudeltà. Ritiene di essere affetta da Sindrome Premestruale Perenne di Tipo 1, patologia che la porta a disprezzare chiunque.
Se infatti le donne di Tipo 3, per via degli estrogeni, sono ben disposte nei confronti del genere umano e degli uomini in particolare, e le donne di Tipo 2 tengono a bada il disordine ormonale con shopping compulsivo e pinte di prosecco, le donne di Tipo 1 – ceppo al quale appartiene Giovanna – non hanno sbalzi di umore, perché sono sempre di pessimo umore. La loro è, per l’appunto, una sindrome premestruale perenne.
A intervalli regolari, Giovanna scrive lettere infuocate all’Inps perché questa “malattia” venga riconosciuta come invalidante: in tal modo lei potrebbe ricevere un assegno mensile, trascorrere il tempo leggendo i capolavori incompresi della letteratura americana e lasciare il suo posto di dottoranda mal pagata in un’università romana.
Giovanna ha infatti due nemici giurati: il mondo intero e il professor Enrico Mazzetti.
A 74 anni suonati, Mazzetti non vuole mollare la cattedra malgrado non sappia distinguere Bukowski da John Fante, per il quale lei nutre un amore incondizionato e a cui racconta dentro di sé i propri piani di distruzione e di rinascita. E mentre il direttore dell’Inps riesce pian piano a scorgere una certa validità nelle folli istanze di invalidità di Giovanna, lei trova un’inquietante alleata di Tipo 1 in grado forse di portare Mazzetti al pensionamento.
L’autrice
Roberta Casasole, anno 1979, lavora in una amministrazione pubblica, dove si occupa di comunicazione e formazione. Nel 1998 ha vinto la sezione Lazio del Campiello Giovani. Ha pubblicato due racconti: uno per Fandango in una raccolta; l’altro nell’ambito del premio Subway, distribuito in 4 milioni di copie nelle metropolitane di Roma, Milano, Venezia e Napoli. E questo nonostante a Venezia non ci sia la metropolitana.