Nella cinquina finalista del Premio Strega 2021 c’è anche Due vite (Neri Pozza), splendido libro di Emanuele Trevi che non smette di appassionare i lettori dal momento della sua uscita.
Un volume che racconta con verità e schiettezza un’amicizia sincera, e che si pone tra la realtà e la narrazione. Emanuele Trevi crea una vera e propria esperienza di lettura.
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La trama
Emanuele Trevi, Rocco Carbone e Pia Pera sono stati amici per oltre vent’anni, prima che un incidente in motorino uccidesse Rocco nel 2008 e la SLA Pia nel 2016. Le due vite del titolo sono le loro, prematuramente spezzate, imperfette dal punto di vista umano e professionale, eppure vissute intensamente.
Emanuele Trevi decide di raccontarle con affetto e schiettezza, dando voce letteraria a un’amicizia tra scrittori e quindi a un confronto intellettuale ancora vivo e complesso, ormai venato di rimpianto.
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Due vite, di Emanuele Trevi – La recensione
Emanuele Trevi prosegue il lavoro iniziato con Sogni e favole, di adesione alla realtà in una scrittura esatta e coinvolgente: lì ritraeva Amelia Rosselli, Cesare Garboli e Arturo Patten, sempre artisti, come Rocco e Pia, sempre raccontati con franchezza e lucidità; ma c’era una distanza, data forse dall’età o dall’esperienza (si percepisce che per lui i tre artisti sono mentori, più che amici), che in Due vite non c’è. In Due vite il ricordo è più doloroso e sofferto, e il confronto è alla pari, quindi più difficile.
Il titolo è Due vite perché Emanuele Trevi racconta le vite di due amici. Tuttavia la presenza di Emanuele, il suo impegno emotivo, la sua partecipazione letteraria, non possono essere ignorati, e così dal libro emerge una struttura trinitaria, quasi dialettica: l’Assoluto che scaturisce da due termini contrapposti: Rocco, rigoroso e ascetico, severo con sé stesso e con gli altri, simile alle rocce che il suo nome evoca; Pia, all’opposto, accudente e «incantevole», simile al giardino rigoglioso che ha coltivato con premura negli ultimi anni della sua vita; e a chiudere la triade Emanuele, l’unico sopravvissuto, l’unico a poter tirare le somme. E infatti Due vite è un’onesta riflessione sulla vita e sulla morte, un’evocazione di fantasmi con scopi chiarificatori, non commemorativi. A salvare Trevi dal rischio di un’analisi cruda, c’è un sentimento di pietà e l’attitudine scherzosa: insieme sono commoventi. Il lettore può così leggere di Rocco e Pia, anche senza averli conosciuti, e affezionarsi a loro come a personaggi di un romanzo, ma con l’atteggiamento solenne di chi sa di essere difronte alla verità.
Due vite è uno di quei libri che non possono non provocare un mutamento in chi li legge: quando si sfoglia l’ultima pagina la morte è rimasta un mistero, ma della vita, della delusione, dell’ambizione e dell’amore che la nutrono sembra di sapere qualcosa di più.

Emanuele Trevi
Casa editrice
Neri Pozza
Anno
2020
Genere
Narrativa
Formato
Brossura
Pagine
126
ISBN
978-88-545-22