Las Vegas edizioni

Las Vegas edizioni: gli editori si raccontano

Secondo appuntamento con la nostra rubrica Gli editori si raccontano. Oggi vi facciamo conoscere più da vicino Las Vegas edizioni, casa editrice torinese nata nel 2007.

Abbiamo intervistato Andrea Malabaila, fondatore della casa editrice insieme a Carlotta Borasio. Come lavora Las Vegas edizioni sulle proprie pubblicazioni nel corso dell’anno? Qual è la linea editoriale? Cosa vuol dire essere un editore indipendente? Scopriamolo insieme in questa intervista.

Quando e come è nata Las Vegas edizioni?

Las Vegas nasce nel 2007 dopo aver beneficiato del progetto MIP – Mettersi in proprio. Tempo di espletare le formalità burocratiche, di lavorare sui primi testi e di trovare un distributore, e a gennaio 2008 esordivamo in libreria con i primi tre titoli.

Descrivici com’è la giornata tipo all’interno della casa editrice.

Mi piacerebbe dire che passiamo tutto il tempo in mezzo ad attività creative, ma purtroppo spesso questa è solo la punta dell’iceberg. Certo, cerchiamo di dedicarci al meglio allo scouting, alla valutazione dei testi in lettura e all’editing dei testi che abbiamo deciso di pubblicare. Ma oltre a questo ci sono mille altre attività da svolgere, necessarie ma sicuramente meno stimolanti.

Che cosa definisce una casa editrice “indipendente”? E cosa vuol dire nel mercato editoriale di oggi essere una casa editrice indipendente?

Vuol dire essere indipendenti dai grandi gruppi editoriali. Il punto di forza è che si ha una struttura più snella e più adattabile ai cambiamenti (ad esempio siamo stati più rapidi quando si è deciso di digitalizzare tutto il catalogo). E che siamo liberi di ragionare in maniera diversa e di proporre libri lontani dalle mode e dalle logiche di mercato legate ai grandi numeri. Il punto di debolezza è che alle spalle non abbiamo grande disponibilità economica e ci possiamo muovere soltanto un passettino alla volta.

Las Vegas edizioniQuanti titoli pubblicate in media ogni anno e come decidete di distribuirli nelle librerie?

Abbiamo appena fatto uscire il nostro cinquantesimo titolo. Il che vuol dire che siamo sui 4-5 libri all’anno. È la nostra garanzia: vuol dire che puntiamo su pochi titoli ma facciamo uscire solo quelli che riteniamo davvero validi e cerchiamo di curarli al meglio delle nostre possibilità. Siamo distribuiti da Messaggerie e promossi da Goodfellas. Ma naturalmente abbiamo anche un nostro ecommerce e siamo presenti sugli store online.

Parlando di linea editoriale, come decidete quali titoli pubblicare e quali no?

Las Vegas edizioni pubblica romanzi, raccolte di racconti, saggi e varia. Facciamo libri che regalano uno sguardo diverso e inatteso. Che rifiutano il cliché, il genere, il canone, i pregiudizi, la routine, le convenzioni, le mode, la noia. I nostri libri sono per chi vuole spingersi oltre i propri limiti.

Il lavoro di revisione di un testo è un processo lungo e complesso? Che tipo di rapporto c’è con l’autore in questa fase?

Dipende dai testi. Di solito preferiamo lavorare su testi già molto vicini alla “pubblicabilità” ma ci capita anche di fare un lavoro più approfondito se intuiamo delle potenzialità non ancora ben espresse. Il rapporto con gli autori deve essere per forza di fiducia reciproca. L’editore non è un nemico ma un alleato dell’autore e l’obiettivo comune è quello di pubblicare testi che soddisfino appieno entrambi.

Vi piacerebbe aprirvi anche alla letteratura internazionale? Se sì, cosa vi piacerebbe pubblicare?

Al momento pubblichiamo solo autori italiani perché preferiamo fidarci delle nostre valutazioni e per testi in lingua straniera dovremmo affidarci a terzi.

Come scegliete le copertine dei testi da pubblicare? Avete un ufficio grafico interno o vi appoggiate a professionisti esterni?

Il layout delle copertine è di Chiara Scavino, mentre Davide Bacchilega ci propone ogni volta una serie di immagini che si adattano alla trama del libro. Dopodiché insieme all’autore cerchiamo di trovare la soluzione migliore che piaccia a tutti. L’idea generale è che le nostre copertine debbano evocare, suggerire, più che spiegare in maniera didascalica.

Avete dei testi fuori catalogo? Se sì, quali vi piacerebbe ripubblicare o quali avete in previsione di ripubblicare?

Non abbiamo testi fuori catalogo e cerchiamo di trattarli tutti come se fossero sempre delle novità. Anche alle fiere non lasciamo mai a casa nessun titolo!

Cosa cercate nel panorama letterario di oggi?

Questa domanda presuppone che ci sia un oggi ma in questo momento credo che stiamo vivendo un periodo di transizione. Ci sarà un prima-virus e un dopo-virus, per cui tante cose andranno riconsiderate. Fino a questo momento abbiamo cercato ciò che usciva dalla consuetudine, e che sembrava avere una voce così chiara e forte da dover essere ascoltata.

La bambina di un milione di anniCome considerate il fenomeno delle auto pubblicazioni? Un’opportunità per gli scrittori emergenti o una minaccia per il mondo letterario?

Innanzitutto, meglio le autopubblicazioni dell’editoria a pagamento. Non le vedo come una minaccia, al massimo come un’ulteriore “rumore di fondo” in un mercato già troppo affollato. Per gli aspiranti scrittori può essere un’opportunità se ci si mette in testa che non basta mettere un testo in commercio per essere letti. Il che vuol dire che sembra più facile ma può diventare un percorso ancora più complicato.
Quanto al resto, rimango dell’idea che il filtro degli editori sia utile e necessario.

Andiamo nello specifico del lavoro di ufficio stampa. Di cosa si occupa questo ufficio in una casa editrice e su cosa puntate nel processo di promozione di un libro?

Dell’ufficio stampa di Las Vegas edizioni si occupa Carlotta Borasio. Tiene rapporti con giornalisti e blogger, invia le novità, scrive la newsletter. Un libro non si promuove da solo, soprattutto se non è di un autore famoso, per cui il suo successo è legato anche all’interesse che riesce a suscitare in chi può parlarne e scriverne.

Quanto è importante oggi l’utilizzo dei social network? E come lavorate con questi strumenti?

Importantissimo: hai la possibilità non solo di raccontare quello che fai e chi sei, ma soprattutto di conoscere i lettori, capire di cosa parlano, di cosa hanno bisogno. Naturalmente non sempre le interazioni dall’online passano all’offline, ma ormai capita sempre più spesso che chi non ha mai visto i nostri libri venga poi alle fiere per vederli e conoscere noi. Sia chiaro che usare i social è abbordabile per una piccola azienda come la nostra perché ci aggiorniamo tanto, sperimentiamo, programmiamo.

Leggi ancheLa bambina di un milione di anni, di Lorenzo Vargas

Dacci qualche anticipazione per i prossimi mesi. Quali sono le novità su cui punterete maggiormente?

Per prima cosa dovremo dare spazio alla nostra ultima uscita, “La bambina di un milione di anni” di Lorenzo Vargas. Un romanzo che con un tempismo eccezionale è uscito il giorno in cui per decreto sono state chiuse le librerie. Al momento è disponibile solo attraverso le librerie che si sono attivate con le consegne a domicilio e naturalmente sul nostro sito e sugli store online. Le altre uscite programmate slitteranno, non so di quanto, in questo momento fare previsioni e pronostici è un giochino inutile. Anche le fiere sono state rimandate, per cui noi ci teniamo pronti e speriamo che l’emergenza finisca presto.

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diDonato Bevilacqua

Proprietario e Direttore editoriale de La Bottega di Hamlin, lettore per passione e per scelta. Dopo una Laurea in Comunicazione Multimediale e un Master in Progettazione ed Organizzazione di eventi culturali, negli ultimi anni ho collaborato con importanti società di informazione e promozione del territorio. Mi occupo di redazione, contenuti e progettazione per Enti, Associazioni ed Organizzazioni, e svolgo attività di Content Manager.