Chi dice e chi tace

Chiara Valerio – Chi dice e chi tace

Tra i dodici libri finalisti all’edizione 2024 del Premio Strega c’è anche Chi dice e chi tace, l’ultimo romanzo di Chiara Valerio pubblicato a febbraio da Sellerio.

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Una Chiara Valerio insolita, che ci racconta un’indagine in un paese di provincia, e che di quella provincia e di quel piccolo paese racconta persone, abitudini, fatti. Un continuo mutare di azioni e sentimenti che rende questa storia imprevedibile.

La trama

Un golfo dalla linea morbida, una lunga spiaggia di sabbia che corre parallela alla via Appia tra due colline, il Monte d’Oro e il Monte d’Argento. Un lungomare pieno di oleandri scandito da stabilimenti colorati e a volte sbiaditi, ognuno diverso dall’altro: la Tintarella, il Lido Delfini, il Lido del Pino, il Lido Maria, e molti altri. E poi la pizzeria Lu Rusticone, il bar Luccioletta, due chiese, una sola vera piazza.

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Poco più a sud scorre il fiume Garigliano e inizia la Campania. Subito a nord ci sono Formia, Gaeta, Sperlonga; in meno di due ore si arriva a Napoli e a Roma. Scauri, nel Lazio, sul Tirreno, seimila residenti nei mesi invernali e centomila nei mesi estivi. Un paese né bello né brutto, ma con una sua grazia scomposta.

Qui ha scelto di vivere Vittoria, che è morta nella sua vasca da bagno. È stato uno stupido incidente.

L’avvocato Lea Russo, un marito e due figlie, è sempre stata affascinata da Vittoria. Una donna distante ma curiosa, accogliente ed evasiva; nel parlare ha un fatalismo che lascia sgomenti. Era arrivata a Scauri con la sua risata che cominciava bassa e finiva acuta, aveva comprato una casa nella quale tutti potevano entrare e uscire, non aveva mai litigato con nessuno, non aveva mai cambiato taglio di capelli. Viveva con Mara, forse l’aveva adottata, forse l’aveva rapita, si dicevano tante cose.

Ora Vittoria è morta per uno stupido incidente in una vasca da bagno, e Lea Russo non ne è convinta. Lea non vuole più accontentarsi di ciò che ha avuto sempre davanti agli occhi. Vuole capire come è morta Vittoria, e chi era davvero.

Chi dice e chi tace di Chiara Valerio – La recensione

Si è parlato molto, nelle ultime settimane, dell’ultimo romanzo di Chiara Valerio (il suo primo per Sellerio). Se ne è parlato ancor di più dopo che Chi dice e chi tace è stato scelto tra i dodici finalisti del Premio Strega 2024. Così giornalisti, commentatori e letterati si sono sentiti in dovere di fornirci la loro opinione.

Si è parlato tanto di questo libro e si è parlato molto a sproposito, mi permetto di dire. Da quello che ho letto, le critiche che sono arrivate sono critiche superficiali, pubblicate su giornali di parte, scritte da chi sembra aver letto solo poche pagine, o avere un’idea ben precisa dell’autrice solo per le sue posizioni politiche, sociali o ideologiche. Il dibattito si è ridotto alla mera presa di posizione “Chiara Valerio merita il Premio Strega o non lo merita”.

Credo invece che in questa storia ci sia molto di più, e tendo a credere che nessun autore scriva il proprio romanzo pensando che l’obiettivo principale sia vincere il Premio Strega. Chi dice e chi tace è ci mostra una Chiara Valerio inedita, che ci presenta un’indagine, una storia nera nella quale i personaggi sono quelli di un piccolo paese di provincia. Un cambio di rotta certo, ma che mantiene molte delle tematiche care all’autrice.

Intanto, questo è un romanzo che parla molto di donne, che le mette, nel bene e nel male, al centro della storia. E lo fa anche per uscire dai soliti canoni letterari del passato. Gli uomini hanno un ruolo marginale, passano ma fanno da contorno. Protagoniste invece sono le donne, con la loro voglia di cambiare, le loro ambizioni, i loro sentimenti, le loro paure e i loro amori. Sono donne in costante mutazione, che si trovano incastonate in un territorio (quello del piccolo paese di provincia) di cui Chiara Valerio ci descrive vizi, virtù, eventi, fatti, bugie, episodi, ma soprattutto silenzi.

Ed ecco un altro elemento significativo del romanzo: la capacità di saper dipingere la provincia nelle pagine di un libro, di saperla raccontare. Ed è una cosa, questa del raccontare territori quasi dimenticati, che la letteratura ha imparato a fare molto bene negli ultimi anni.

Tra un presente da risolvere e un futuro che sembra cambiare troppo spesso, Chi dice e chi tace è anche un romanzo sulla memoria, sul ricordo di ciò che è stato ma anche su ciò che poteva essere e che magari ancora potrà essere. Perché se c’è una caratteristica che non manca a questa storia è la fluidità, la capacità di scavare nell’animo di ogni personaggio. Come se i sentimenti contassero più dei fatti, o se grazie ai sentimenti fosse possibile arrivare alla verità.

Un ultimo pensiero, che riguarda il lavoro di chi scrive, di chi narra. Cito Chiara Valerio, che a pagina 274, in una nota finale, scrive: «Vittoria, Lea, Rebecca, Pontecorvo, i ferrovieri non esistono, non esiste nessuno. Forse manco io. Ma ascolto i racconti di persone conosciute e sconosciute e li intreccio. I racconti esistono, loro sì, da qualche parte. Sono eco, omaggi talvolta, e niente altro, non c’è esattezza e non c’è cronaca, tutto è mischiato, frainteso, inventato, mentito».

Ecco, vorrei dire a chi si preoccupa se lo stile della Valerio rispecchia un italiano perfetto, a chi ha bisogno sempre di incasellare tutto in paradigmi troppo rigidi, che per fortuna la narrativa è andata avanti, che la letteratura ha trovato nuovi stili, nuove parole, nuove forme che mescolato finzione e verità, narrazione e memoria, ricordi e sogno, persino romanzo e poesia! E la licenza poetica non è più solo per i poeti, perché la poesia si può trovare in molte cose che ci circondano: un romanzo, un racconto, un ricordo, una bella storia.

#Commissioniguadagnate

copertina
Autore
Chiara Valerio
Casa editrice
Sellerio
Anno
2024
Genere
Narrativa
Formato
Brossura
Pagine
288
ISBN
9788838946257
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diDonato Bevilacqua

Proprietario e Direttore editoriale de La Bottega di Hamlin, lettore per passione e per scelta. Dopo una Laurea in Comunicazione Multimediale e un Master in Progettazione ed Organizzazione di eventi culturali, negli ultimi anni ho collaborato con importanti società di informazione e promozione del territorio. Mi occupo di redazione, contenuti e progettazione per Enti, Associazioni ed Organizzazioni, e svolgo attività di Content Manager.