Memorie di scuola

Memorie di scuola. Le fonti orali e l’importanza di non perdere le radici

Con Memorie di scuola, contributo a una storia delle pratiche didattiche ed educative nelle scuole marchigiane attraverso le testimonianze di maestri e maestre (1945-1985) edito nel 2020 dalla casa editrice eum (Edizioni Università di Macerata) Lucia Paciaroni offre al lettore una storiografia educativa italiana con una prospettiva innovativa basata sull’oralità.

L’opera raccolta nella collana “Biblioteca di History of Education & Children’s Literature” riunisce alcune testimonianze rilasciate da alunni e dagli insegnanti della scuola di un tempo. Per la prima volta Memorie di Scuola si ricostruisce “dal basso” la storia della scuola elementare marchigiana, della classe magistrale e della sua popolazione studentesca nel primo quarantennio repubblicano.

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Il libro

Paciaroni analizza con perizia “scientifica” le reali pratiche didattiche ed educative. Attraverso la testimonianza dei protagonisti della scuola (discenti e docenti) si evidenziano i costumi educativi e le pratiche didattiche e disciplinari in uso nelle aule scolastiche, restituendoci un affresco vivo della scuola elementare marchigiana dal punto di vista storico ed istituzionale.

Le fonti orali raccolte, oltre cinquanta persone tra ex-alunni ed ex-maestri, ha l’obiettivo di costruire un archivio digitale che poi sarà messo a disposizione dal Museo della scuola “Paolo e Ornella Ricca” dell’Università degli Studi di Macerata.

Sono proprio le fonti orali ad essere protagoniste di un ricco patrimonio  immateriale storico-scolastico affinché si affronti in maniera innovativa l’aspetto storiografico-educativo. Gli storici dell’educazione hanno riconosciuto le molteplici potenzialità della cultura della scuola divenuta oggi oggetto di studio.

Le testimonianze orali hanno coinvolto maestri e alunni che hanno frequentato la scuola nella regione Marche tra gli anni Trenta e gli anni Ottanta. Attraverso i loro racconti Paciaroni approfondisce diversi aspetti legati alla storia della scuola.

Memorie di scuola – La recensione

Le storie di vita degli intervistati ci aiuta ad approcciarci ad una diversa e nuova storia della didattica, dei costumi scolastici, delle esperienze professionali e delle reali pratiche educative svolte in classe. Le interviste sono state condotte sulla base dello stesso questionario affrontando temi come la formazione, l’insegnamento, l’educazione, tracciando persino una sorta di “biografia” di ogni protagonista della storia, puntualizzando l’attenzione anche sul metodo didattico, le punizioni corporali (bacchette, sberle e orecchie d’asino), il rapporto con i colleghi, i sussidi didattici e le riforme (poche) della scuola.

L’oralità richiede ascolto, e ascoltare è già di per sé un difficile mestiere che richiede attenzione, per non perdere il filo del discorso affinché si possa poi registrare nella “memoria” la voce della testimonianza. Il rapporto tra intervistatore e intervistato richiede fiducia, empatia e condivisione. L’incontro produce confronto e responsabilità. Il compito del ricercatore è quello di trascrivere con fedeltà le testimonianze per una narrazione intima e delicata delle vite “ricercate”. Tutte le interviste realizzate, con il rispetto della normativa sulla protezione dei dati personali, sono state catalogate in base ad una serie di indicatori statistici che includono la dimensione sia cronologica (età, formazione e attività professionale) che spaziale (province, comuni).

Questa metodologia di ricerca offerta dalla Paciaroni presenta anche qualche problematica, dove la natura della memoria incontra il rischio dell’invecchiamento, ecco perché gli avvenimenti narrati richiedono una riorganizzazione e una reinterpretazione del passato. La novità di usare le fonti orali consente sicuramente di fare storia in un modo nuovo analizzando convergenze e difformità. Memorie di Scuola è un mosaico che fotografa i profondi mutamenti economici, culturali e sociali che hanno investito il territorio marchigiano in un periodo ben preciso. Abbiamo, oggi come non mai, bisogno di testimonianze per non perdere le radici del passato per poter ancora una volta affrontare i nervi del futuro.

L’autrice sarà presente al Festival Macerata Racconta, introdurrà Barbara Malaisi insieme agli allievi della Scuola di Studi Superiori Giacomo Leopardi (UNIMC). Un incontro che ci riporta con la memoria ai tempi della scuola, con i suoi metodi educativi controversi.

(http://www.macerataracconta.it/wordpress/)

copertina
Autore
Lucia Paciaroni
Casa editrice
EUM
Anno
2020
Genere
saggistica
Formato
Brossura
Pagine
298
ISBN
978-88-6056-6
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diGiorgio Cipolletta

Artista e perfomer italiano, studioso di estetica dei nuovi media. Dopo una laurea in Editoria e comunicazione multimediale, nel 2012 ho conseguito un dottorato di ricerca in Teoria dell’Informazione e della Comunicazione. Attualmente sono professore a contratto per corso di Fotografia e nuove tecnologie visuali presso Unimc. La mia prima pubblicazione è una raccolta di poesie “L’ombra che resta dietro di noi”, per la quale ho ricevuto diversi riconoscimenti in Italia. Nel 2014 ho pubblicato il mio primo saggio Passages metrocorporei. Il corpo-dispositivo per un’estetica della transizione, eum, Macerata. Attualmente sono vicepresidente di CrASh e collaboro con diverse testate editoriali italiane e straniere. Amo leggere, cucinare e viaggiare in modo “indisiciplinato” e sempre alla ricerca del dono dell'ubiquità.