“Belli e dannati” (pessima traduzione italiana di “My own private Idaho”) è forse uno degli esperimenti più riusciti del regista di Portland…
«We’ll slide down the surface of things», scivoliamo sulla superficie delle cose. Victor Ward se lo ripete come un mantra questo verso di Even better than the real thing degli U2. Del resto, tutto Glamorama non è nient’altro che una…
Antonioni si serve della parabola dei coniugi Pontano per raccontare da un lato l’effetto disumanizzante dello sviluppo industriale e la crisi dell’intellettuale nell’Italia degli anni ’60, dall’altro la «malattia dei sentimenti».
Mafia e cinema. Già singolarmente di questi due argomenti si potrebbe parlare quasi all’infinito. Se cominciamo a trattare di “mafia nel cinema”, poi, rischiamo di dover pubblicare un’enciclopedia. Proviamo allora a restringere un po’ il campo: parliamo di film e…
Un hard-boiled all’italiana e al femminile, ruvido fino a tagliare, tenace, coraggioso, Quo vadis, baby? è ormai un romanzo simbolo del noir nostrano. Grazie anche alla riproposizione cinematografica di Gabriele Salvatores e al riadattamento per il piccolo schermo di Guido…
Ne La psicologia dell’inconscio (1943), Jung sosteneva la tesi secondo cui esista una «parte negativa» della personalità di ciascuno di noi, una sorta di sacca con dentro tutti i nostri lati, per così dire, meno edificanti. Se preferite, il “cuore…
Georges Simenon è stato un maestro del genere noir. Ma in Tre camere a Manhattan ci sono solitudini che si mescolano, e la caratterizzazione dei personaggi è la vera protagonista.