La giornalista svizzera Mona Chollet è l’autrice di Streghe. Storie di donne indomabili, dai roghi medievali a #MeToo, libro pubblicato in Francia nel 2018 e in Italia nel 2019 da UTET.
Il testo è molto ben documentato e presenta una ricchissima bibliografia, da cui attingere per ulteriori approfondimenti sul tema.
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La trama
Tema non semplice da trattare e maneggiato da Mona Chollet con perizia ma senza giri di parole: la storia delle donne è una storia millenaria di violenta, sistematica repressione.
Le streghe sono tutte le donne; donne quasi sempre povere, guaritrici, ma anche donne intelligenti, preparate, colte, libere, programmaticamente torturate, uccise, denigrate, private della gestione del proprio corpo e condannate all’infelicità e al dolore quando non, appunto, alla morte.
La caccia alle streghe, nata in Europa in tempi antichi ma sviluppatasi soprattutto nella modernità, si basava su accuse infondate e portava allo sterminio di innocenti, alla distruzione di intere famiglie ed ha sicuramente forgiato il mondo occidentale odierno. Tuttavia è spesso oggetto di battute o atteggiamenti leggeri, riportati anche dall’autrice, tanto che «verrebbe da chiedersi di quale altro crimine di massa, anche dell’antichità, si può parlare così, con il sorriso sulle labbra?».
Streghe di Mona Chollet. La recensione
Il lettore scoprirà che al primo posto tra i persecutori non c’era l’Inquisizione, bensì i tribunali civili. Scoprirà che l’immagine della strega fu creata appositamente dalle classi colte e (poco casualmente) in concomitanza con la nascita della stampa. Sempre poco casualmente, il naso adunco e i capelli con i riccioli coincidono esattamente con l’immagine antisemita con cui si perseguitavano gli ebrei in qualità di non cristiani, così come le parole sabba o sinagoga delle streghe o le stelle di David sono tutti elementi in comune con l’ebreo. Si è trattato di una vera e propria operazione mediatica – basti pensare al Malleus Maleficarum (Il martello delle malefiche) del 1487 di Kramer e Sprenger, che è stato paragonato al Mein Kampf di Adolf Hitler.
Streghe (UTET) è un intenso viaggio che vi condurrà a vedere con rinnovata consapevolezza tutta la nostra storia e tutto ciò che crediamo di sapere su molti aspetti della medicina, della maternità o della non maternità, degli autori di testi letterari rimasti anonimi, del mondo naturale (considerato da un certo punto in poi selvaggio e quindi forzato alla disciplina, con gli effetti devastanti che vediamo nella contemporaneità).
Mona Chollet, partendo dall’antichità e giungendo al movimento #MeToo, ci regala un libro importante, caldamente consigliato a tutti.
«È proprio perché la caccia alle streghe ci parla del nostro mondo che abbiamo ottime ragioni per ignorarla. Avventurarsi per quei sentieri significa confrontarsi con il volto più sconfortante dell’umanità, con la capacità con cui la società individua puntualmente un capro espiatorio per le sue disgrazie, la sua tendenza a chiudersi in una spirale di irrazionalità che la rende impermeabile a ogni tipo di argomentazione sensata, finché l’accumularsi di odio e ostilità, diventato ossessivo, arriva a giustificare il passaggio alla violenza fisica, percepita come legittima difesa del corpo sociale».
Mona Chollet
Casa editrice
UTET
Anno
2019
Genere
saggistica
Formato
Brossura
Pagine
253
Traduzione
Eleonora Marangoni
ISBN
9788851169244