La vita davanti a sé

La vita davanti a sé è davvero una bella sorpresa per il cinema italiano. Edoardo Ponti e Ugo Chiti riescono nella missione di mettere in scena l’adattamento cinematografico dell’omonimo e celebre romanzo di Emile Ajar (al secolo Romain Gary).

Sto pensando di finirla qui

Sto pensando di finirla qui è un film in cui lo spettatore non ha alcuna possibilità di orientarsi, e che a differenza delle altre opere di Kaufman (che avevano almeno una struttura gerarchica) sembra davvero un sogno in cui le scene non sono collegate.


Può una madre sopravvivere alla perdita di una figlia appena nata? Pieces of a Woman è disponibile dal 7 gennaio sulla piattaforma Netflix, e porta lo spettatore a scoprire il percorso di rinascita di una donna. Diretto da Kornél Mundruczó (alla prima esperienza in lingua inglese) con la sceneggiatura di Kata Wéber, sua ex partner, si ispira ad un’esperienza diretta della stessa scrittrice. Il film è interpretato da Vanessa Kirby e Shia LaBeouf. La pellicola è stata presentata allo scorso Festival di Venezia, e la Kirby ha vinto la Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile.

Lei mi parla ancora

Pupi Avati ha creato un film romantico e delicato prendendo ispirazione da una storia altrettanto sentimentale e pura. Lei mi parla ancora è una sorta di sguardo sul tempo che passa.


Il sogno americano che Ron Howard ci presenta è fatto di tanti stereotipi (sia narrativi che visuali), e mescola provincia, università, guerra, legami familiari difficili. Il filo conduttore quindi diventano i sensi di colpa, i non detti, i peccati da cancellare e le cose da perdonare e perdonarsi.