Jaron Lanier – Dieci ragioni per cancellare subito i tuoi account social

Vi presentiamo oggi un libro uscito in Italia nel 2018 ma ancora di stretta attualità e soprattutto già un classico di riferimento sull’argomento social media. Si tratta di Dieci ragioni per cancellare subito i tuoi account social di Jaron Lanier (Il Saggiatore, 2018).

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La trama – Un punto di vista interno

Jaron Lanier è un informatico, giornalista e saggista statunitense. Pioniere della realtà virtuale, lavora per Microsoft nella Silicon Valley, dove vive con la sua famiglia. Le sue opere sono tradotte in tutto il mondo e Dieci ragioni per cancellare subito i tuoi account social non fa eccezione: l’autore appare anche nel documentario “The social dilemma”, targato Netflix, proprio per l’importanza di questo suo saggio nella discussione pubblica contro il potere manipolatorio esercitato dai social network oggi.

Il libro parla di gattini, all’inizio e alla fine, e non vi sveleremo altro al riguardo. Nel mezzo, troverete le dieci ragioni (ineccepibili e decisamente convincenti) citate nel titolo del best-seller mondiale. Molti di noi si sono già cancellati almeno un paio di volte dai social network, per poi magari farvi ritorno. Il concetto fondamentale è che si crea una dipendenza da smartphone e da Facebook/Twitter/Instagram eccetera che non ci permette di utilizzare né queste app né il web in generale come dovremmo. In sostanza, questo libro spiega «come restare autonomi in un mondo in cui siamo costantemente sorvegliati e sollecitati da algoritmi gestiti dalle più ricche corporation della storia, la cui unica fonte di guadagno consiste nel farsi pagare per manipolare il nostro comportamento». Per chi mastica un po’ di psicologia, il riferimento a Skinner e al comportamentismo è più che esplicitato fra le pagine.

Molte persone, sui social media, iniziano infatti a perdere libertà di scelta e ad incattivirsi (viene risvegliato il troll che è dentro ognuno di noi). La verità viene minata, così come la capacità di provare empatia. Molti affermano anche di sentirsi infelici e Lanier spiega il perché i social media giocano su questo aspetto in modo palese. Ma c’è di più: i social media minano l’economia e la dignità economica dei cittadini di tutto il mondo, rendendo anche la politica una cosa davvero impossibile (Trump, ad esempio, ha accettato Facebook nel suo staff, mentre la sua sfidante Hillary Clinton si è rifiutata).

La recensione del libro di Jaron Lanier

In mezzo a tante notizie inquietanti, che speriamo possano scuotere un po’ le menti, ci sono anche delle soluzioni molto pratiche. Scoprirete che ci sono vie d’uscita e che prendere consapevolezza di cosa sia la FREGATURA (acronimo di cui non vi sveliamo il significato) è già tanto, dal momento in cui il problema non è la tecnologia in sé ma il modello di business che si è scelto di adottare (nonostante le premesse sull’open source fossero esattamente il contrario).

Vi lasciamo con questo estratto del libro e vi consigliamo caldamente la lettura di questo breve e illuminante saggio, discorsivo e comprensibile a chiunque: «Gli algoritmi della FREGATURA alla base di colossi come Facebook e Google sono conservati all’interno di quei pochi file al mondo che non possono essere violati, tale è la loro segretezza. I segreti più profondi dell’Nsa e della Cia sono trapelati, e più di una volta, ma stai certo che nel dark web non troverai una copia dell’algortimo di ricerca di Google o dell’algoritmo del feed di Facebook».

copertina
Autore
Jaron Lanier
Casa editrice
Il Saggiatore
Anno
2018
Genere
saggistica
Formato
Brossura
Pagine
211
Traduzione
Francesca Mastruzzo
ISBN
9788842825166
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diMarta Lilliù

Sono nata ad Ancona nel 1985 e sono cresciuta ad Osimo. Sono laureata in Lettere (Università degli Studi di Macerata) con una tesi in Storia Moderna sulle Suppliche del XVIII sec. dell’Archivio Storico di Osimo. Sono diplomata in Pianoforte e in Clavicembalo (Conservatorio “G.Rossini” di Pesaro).
Dal 2012 abito e lavoro in Liguria, dove ho approfondito l’ambito della didattica musicale (abilitandomi all’insegnamento del Pianoforte presso il Conservatorio “N.Paganini” di Genova) e della didattica speciale, cioè rivolta al Sostegno didattico ad alunni con disabilità (Università degli Studi di Genova). Ho vissuto a Chiavari e Genova. Attualmente vivo a Sestri Levante, dove annualmente si svolgono il Riviera International Film Festival e il Festival Andersen.
Sono docente di Pianoforte a tempo indeterminato a Levanto, Monterosso e Deiva Marina.
Abbandono talvolta la Liguria per muovermi tra le Marche e Londra, città in cui ricopro ufficialmente il ruolo di...zia!