Antonio Scurati torna in libreria con M l’uomo della Provvidenza. Il libro è il secondo capitolo della trilogia che l’autore dedica all’uomo Mussolini e all’era fascista.
Avevamo lasciato Lui, il Duce, nel febbraio del 1925 nell’aula di Montecitorio, solo, dopo aver affrontato avversari e alleati, l’Italia intera. Ed essersi preso la responsabilità politica, morale, storica di tutto quello che era avvenuto. E lo ritroviamo solo nella seconda opera.
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M l’uomo del secolo, vincitore del Premio Strega 2019, che dava il titolo al primo romanzo storico, memoria e interpretazione di una triste epoca italiana, diventa M l’uomo della Provvidenza.
La trama
In M l’uomo della Provvidenza, Antonio Scurati racconta il periodo storico di un’Italia che vede il consolidamento del regime fascista, il periodo che va dall’assassinio Matteotti, dilaniante per l’uomo Mussolini, ai festeggiamenti del decennio della nascita del partito fascista.
Ormai la sua stessa fama lo precede, lo dipinge invincibile, lo assurge appunto a uomo che la Provvidenza ha designato al comando.
Persino Pio XI lo definisce “l’uomo che la Provvidenza ci ha fatto incontrare”.
Ma il dominio sulla nazione, sul popolo intero, sulla chiesa, sul Re a Lui non basta più. Ha altre mire, deve fondare colonie e allargare l’Impero.
M l’uomo della Provvidenza – Recensione
Antonio Scurati riprende a narrare, a svelare il dietro delle quinte dell’epoca fascista, ripartendo dal febbraio del 1925 con il Duce ancora solo, in una scena da Pulp fiction. Riverso su se stesso, “il corpo glorioso, gonfio d’ipersecrezioni acide e di gas, che ingoia aria e cerca ossigeno reclinando il capo all’indietro sul bracciolo del divano”.
Il racconto si svolge tra ricostruzioni storiche, interpretazioni e documenti dell’epoca.
In M l’uomo della Provvidenza (Bompiani), la narrazione di Antonio Scurati è ancora avvincente e tale da trasformarla in romanzo, in racconto di una storia umana e della storia.
Accanto alle ricostruzioni, alle memorie storiche emerge il profilo dell’uomo, la sua debolezza, le paure, la solitudine che rode le viscere in una ulcera violenta e dilania la mente nel tentativo di allontanare i fantasmi delle violenze perpetrate, i dubbi, i timori.
Ma tant’è. Lui è l’uomo della Provvidenza, il figlio del secolo il suo destino deve seguire la sua strada.
Antonio Scurati ripercorre un ulteriore periodo che ha segnato drammaticamente, ma non ancora definitivamente, la vita di un popolo tra esaltazione, rabbia e sconfitta.
E ripercorrendo quei giorni, rivivendo nella lettura quei momenti ci si ritrova in bilico tra il giudizio sui fatti e la drammaticità che li ha determinati.
Una continuazione del “dove eravamo rimasti.,” che proietta al prossimo lavoro che andrà a concludere il trittico sul Duce e sul fascismo, annunciato dallo stesso Scurati.

Antonio Scurati
Casa editrice
Bompiani
Anno
2020
Genere
Narrativa
Formato
Brossura
Pagine
656
ISBN
9788830102651