Il primo libro dello scrittore scozzese Irvine Welsh è anche quello che lo ha consacrato al mondo intero. Trainspotting è entrato nell’immaginario popolare, simbolo di un’intera generazione.
Da questo romanzo di Irvine Welsh è stato tratto, nel 1996, l’omonimo film di Danny Boyle. Successivamente Welsh ha poi scritto un prequel, Skagboys, e due sequel, Porno e Morto che cammina.
LEGGI ANCHE – In trance. La recensione del film di Danny Boyle
La trama
Trainspotting (Guanda) ruota attorno ad un gruppo di ragazzi di Edimburgo, tutti tossicodipendenti, ed alle loro vicissitudini davvero grottesche.
Il sesso, lo sballo, la droga, la rabbia ed il senso di vuoto che riempie le giornate. Sono questi gli ingredienti di un modernissimo “inferno chimico” che rende la vita dei ragazzi sfilacciata e senza scampo.
Ognuno di loro è alla ricerca di un riscatto, di un senso da dare alla propria esistenza, qualcosa che possa andare oltre il classico vicolo cieco fatto di casa, famiglia, lavoro ordinario. La droga e la violenza sono quindi l’unica risposta possibile.
Trainspotting. La recensione del libro cult di Irvine Welsh
Non si poteva davvero descrivere meglio di così un periodo storico (quello della fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90) che soprattutto nel Regno Unito hanno significato molto dal punto di vista sociale.
Irvine Welsh è riuscito ad inserire in un romanzo tutte le paure, le gioie, i dolori ed il senso di straniamento di un’intera generazione di ragazzi allo sbando, indifesi, impauriti dal mondo e dalle responsabilità.
Questo libro ha rappresentato molto per chi lo ha letto, e dopo anni di distanza continua ancora ad avere un fascino particolare perché è una storia travolgente, sboccata, indiavolata. Un romanzo shock insomma, ma che credo vada conosciuto perché come pochi altri ha saputo dar voce ad un universo intero.
Irvine Welsh
Casa editrice
Guanda
Anno
1993
Genere
Narrativa
Formato
Brossura
Pagine
361
ISBN
9788823518865