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Tsunami e onde anomale: libri tra realtà e immaginazione

Tsunami e onde anomale hanno da sempre affascinato e impaurito l’uomo. Nella nostra memoria il tragico evento del 26 dicembre 2004 in Thailandia trova ancora un posto tristemente speciale.

Il 9 luglio del 1958, però, si è registrato lo tsunami più alto della storia. Un muro d’acqua di 524 metri che ha colpito la Baia di Lituya, in Alaska.

Insomma, le onde anomale portano via alberi, case e anche le vite delle persone. La letteratura si è soffermata su questi eventi catastrofici, e tra non-fiction basate su eventi reali e storie di immaginazione, ecco tre romanzi che parlano di tsunami.

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Vite che non sono la mia

Vite che non sono la miaEmmanuel Carrère ha fatto del racconto e della non-fiction una vera e propria missione di vita. Come romanziere, dunque ha preso il dolore degli altri e lo ha fatto diventare il proprio. In questo romanzo, pubblicato dopo il catastrofico tsunami del 2004 in Thailandia, descrive gli eventi con la precisione di un reporter.

Non cade mai nell’enfasi, mette a fuoco ciò che conta, entra nell’animo di chi ha perso tutto. Alcuni hanno definito Vite che non sono la mia come il suo libro più lacerante e temerario. E forse è vero. Per caso lo scrittore si trovava in vacanza nello Sri Lanka proprio quando lo tsunami ha devastato la costa. Ha sostenuto una coppia di connazionali durante le incombenze burocratiche per il rimpatrio della figlia della coppia, di soli quattro anni.

Pochi mesi dopo assiste ad un’altra vicenda dolorosa: la morte per cancro della sorella della sua compagna, giudice al fianco delle vittime del sovraindebitamento.

«Da sei mesi a questa parte, ogni giorno, di mia spontanea volontà, passo alcune ore davanti al computer a scrivere di ciò che mi fa più paura al mondo: la morte di un figlio per i suoi genitori, quella di una giovane donna per i suoi figli e suo marito. La vita mi ha reso testimone di queste due sciagure, l’una dopo l’altra, e mi ha assegnato il compito, o almeno io ho capito così, di raccontarle».

Onda. Lo tsunami del 2004

TsunamiOnda è un romanzo autobiografico, che parte dagli eventi dello tsunami del 2004. Sonali si trova a Yala insieme ai vecchi genitori, al marito Steve e ai due figli. Sono arrivati da Londra per trascorrere una vacanza

Di colpo il mare inizia ad entrare in camera, e sull’oceano avanza una cresta di un’onda. Nulla di importante pensano i protagonisti, tanto che si fermano a guardare lo spettacolo. Tutto precipita in un attimo. L’onda supera la battigia, il pendio, le conifere e si dirige verso la camera. E’ ora di fuggire. Sonali, il marito ed i figli salgono di corsa su una jeep ma l’acqua li raggiunge. “L’ultima immagine, che resterà per sempre impressa nella mente di Sonali, è lo sguardo terrorizzato di Steve – gli occhi sgranati, la bocca spalancata – mentre fissa qualcosa di terribile alle sue spalle”.

Sonali è una donna che ha perso tutto nello tsunami del 2004. Una cronaca commovente di una tragedia immane ed un percorso dentro al dolore più atroce ma anche verso la vita e la sopravvivenza. Il libro è stato Finalista al National Book Critics Award, ed è stato inserito dal New York Times tra i migliori libri del 2013. (LEGGI LA RECENSIONE)

 

Dopo l’onda. L’immaginazione

Dopo l'ondaIn mezzo all’oceano c’è una piccola barca. Tre bambini sono soli su un’isola. Un’intera famiglia lotta per la sopravvivenza. Questo romanzo di Sandrine Collette racconta la resilienza, l’amore e la forza dei legami.

Qualche giorno prima un vulcano è sprofondato nell’oceano, ha creato uno tsunami che per Louie, i suoi genitori e i suoi otto fratelli e sorelle vuol dire la fine di tutto. La loro casa in cima ad una collina ha resistito, ma tutto il resto è acqua scossa da tempeste. Intorno arrivano solo macerie e cadaveri, l’acqua inizia a risalire e così i genitori decidono di partire in cerca di salvezza. Sulla barca non c’è posto per tutti, e così bisognerà fare una scelta tra i figli.

Questo romanzo parla di qualcosa che non è davvero accaduto ma che potrà accadere. Parla della forza che tiene unita una famiglia, della voglia di sopravvivere. «Tra l’attesa e la speranza, la sofferenza e l’angoscia, l’autrice ha scritto un romanzo sconvolgente sull’amore, la famiglia, le scelte impossibili». (LEGGI LA RECENSIONE)

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diDonato Bevilacqua

Proprietario e Direttore editoriale de La Bottega di Hamlin, lettore per passione e per scelta. Dopo una Laurea in Comunicazione Multimediale e un Master in Progettazione ed Organizzazione di eventi culturali, negli ultimi anni ho collaborato con importanti società di informazione e promozione del territorio. Mi occupo di redazione, contenuti e progettazione per Enti, Associazioni ed Organizzazioni, e svolgo attività di Content Manager.