21 lezioni per il XXI secolo – Yuval Noah Harari

Da volume Sapiens al successo di Homo Deus, lo scrittore israeliano Yuval Noah Harari torna con 21 lezioni per il XXI secolo (Bompiani). Dopo aver esaminato il passato dell’umanità e il futuro a lungo termine della vita, Harari ci riserva un’intensa riflessione sull’immediato presente-futuro delle società umane. Che cosa sta accadendo proprio adesso? Quali sono oggi le sfide più grandi e le opzioni disponibili? A che cosa dovremmo prestare attenzione? Che cosa dovremmo insegnare ai nostri figli?

Il volume 21 lezioni per il XXI secolo ci riserva un corpus di lezioni che non contengono risposte, ma riflessioni e stimoli per far partecipare il lettore all’agenda del contemporaneo. Dall’ascesa di Donald Trump negli Stati Uniti e il voto della Brexit in Gran Bretagna al problema delle fake news, dall’immigrazione al cambiamento climatico, dal terrorismo al sovranismo europeo, Harari riesce a creare una mappa geografica significativa sul contemporaneo e sul comportamento degli individui e sulla condotta di intere società. Un mondo globale in qualche modo – ci ricorda lo scrittore israeliano – esercita una pressione senza precedenti sui nostri comportamenti e sull’etica individuale. Gli algoritmi che elaborano i Big Data potrebbero instaurare dittature digitali in cui tutto il potere è concentrato nelle mani di una minuscola élite, mentre la maggior parte delle persone soffre non tanto per lo sfruttamento, bensì per qualcosa di molto peggiore: l’irrilevanza.

Chi siamo? Che cosa dovremmo fare delle nostre vite? Di quali competenze abbiamo bisogno? Considerato tutto ciò che sappiamo e non sappiamo sulla scienza, Dio, la politica e la religione, che cosa possiamo dire del senso della vita oggi? La filosofia, la religione e la scienza stanno esaurendo il tempo a loro disposizione, evoca Harari. L’incombente crisi ecologica, la crescente minaccia di armi di distruzione di massa e la comparsa di nuove destabilizzanti tecnologie non lo consentiranno. E forse, in modo ancora più decisivo, l’intelligenza artificiale e le biotecnologie stanno dando all’umanità il potere di rimodellare e riprogettare artificialmente la vita stessa. Il genere umano sta perdendo, ci ricorda lo scrittore israeliano, la fede nella narrazione liberale che ha dominato la politica globale degli ultimi decenni, proprio quando la convergenza delle tecnologie biologiche e informatiche ci mette di fronte alle più grandi sfide che l’umanità abbia mai affrontato.

Yuval Noah Harari

21 lezioni per il XXI secolo si divide in cinque parti, partendo dalla sfida tecnologica a quella politica, per poi convergere tra disperazione e speranza, tra verità e resilienza. Lo scrittore condisce il contemporaneo di diversi ingredienti, rendendoci consapevoli dell’enormità e della complessità di un mondo sempre più fuori rotta e fuori dalle coordinate del senso. In maniera semplice, diretta, senza fronzoli, Harari indaga con “pessimismo velato” e “coraggiosa presa di coscienza” il mondo contemporaneo, dove l’umanità in preda a rivoluzioni senza precedenti partecipa ad un cambiamento costante con una velocità pazzesca, consumando una quantità indefinita di dati. Da storico, Harari ci invita a riflettere sulla ricerca della verità che è alla base della scienza moderna, che ha reso possibile dividere l’atomo, decifrare il genoma, tracciare l’evoluzione della vita e comprendere la storia stessa dell’umanità. Ma allo stesso tempo da storico Yuval ci ricorda che «se il futuro dell’umanità viene deciso in vostra assenza, poiché siete troppo occupati a dar da mangiare e a vestire i vostri figli – voi e loro ne subirete comunque le conseguenze. Certo è parecchio ingiusto; ma chi ha mai detto che la storia è giusta»?

Disillusione, Lavoro, Libertà, Uguaglianza, Comunità, Civiltà, Nazionalismo, Religione, Immigrazione, Terrorismo, Guerra, Umiltà, Dio, Laicismo, Ignoranza, Giustizia, Post-verità, Fantascienza, Istruzione, Senso, Meditazione. Harari riempie la tavola con i suoi 21 ingredienti, tanti quanti i secoli trascorsi dove l’umanità ha partecipato alla sua peggiore con-fusione, mescolando una buona dose di ego-antropocentrismo e non-curanza di fronte ad un mondo che sta andando a rotoli. Ripartire da qualche domanda è buon consiglio su cui provare a dare delle risposte, Harari non ci risponde ma butta nel pentolone altre domande che divengono “respiro vitale per una ecologia della mente”. «Ecco che questa sfida è senza precedenti e il disaccordo profondo, ma possiamo affrontare la situazione se controlliamo la paura e guardiamo al futuro con un po’ di umiltà». 21 è lo stesso numero che compone l’alfabeto italiano e ci rimanda contemporaneamente all’articolo 21 della nostra Costituzione che esprime il diritto a tutti di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione, lo stesso diritto purtroppo negato a Antonio Megalizzi che ha perso la vita a Strasburgo nell’attentato terroristico dell’11 dicembre 2018. «Chiunque può partecipare al dibattito sul futuro dell’umanità, ma è molto difficile mantenere una visione chiara».

copertina
Autore
Yuval Noah Harari
Casa editrice
Bompiani
Anno
2018
Genere
saggistica
Formato
Rilegato
Pagine
560
Traduzione
Marco Piani
ISBN
9788845297052
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diGiorgio Cipolletta

Artista e perfomer italiano, studioso di estetica dei nuovi media. Dopo una laurea in Editoria e comunicazione multimediale, nel 2012 ho conseguito un dottorato di ricerca in Teoria dell’Informazione e della Comunicazione. Attualmente sono professore a contratto per corso di Fotografia e nuove tecnologie visuali presso Unimc. La mia prima pubblicazione è una raccolta di poesie “L’ombra che resta dietro di noi”, per la quale ho ricevuto diversi riconoscimenti in Italia. Nel 2014 ho pubblicato il mio primo saggio Passages metrocorporei. Il corpo-dispositivo per un’estetica della transizione, eum, Macerata. Attualmente sono vicepresidente di CrASh e collaboro con diverse testate editoriali italiane e straniere. Amo leggere, cucinare e viaggiare in modo “indisiciplinato” e sempre alla ricerca del dono dell'ubiquità.