Sembrava bellezza è un libro che colpisce. Perché non ci risparmia nulla, perché mette in mostra la rabbia, la delusione, il dolore, la debolezza. Uno splendido tentativo di costruire una cronologia che diventi ponte tra passato e presente, tra amica e figlia, tra Livia e se stessa.
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Svegliarsi negli anni venti è davvero un’esperienza di lettura unica e totale, che unisce futuristi e futurocrati, feste dell’età del Jazz e moderni aperitivi, rabbia sociale ed intelligenza artificiale.
Sogno e realtà dell’America Latina (Liberilibri) è sì un testo molto breve, ma ha la potenza di uno scrigno che aprendosi illumina il pensiero dei lettori. L’autore analizza le dinamiche complesse del continente, le interazioni feconde tra America Latina ed Europa.
Alessio Torino crea un personaggio, Damiano Bacciardi, che è il simbolo di una generazione attualissima che segue Greta Thunberg: un alfiere del bene che inizia una spietata guerra contro il male.
Zerocalcare crea un romanzo illustrato di formazione, perché racconta bene il passaggio tra la fine dell’adolescenza e la vita adulta, e come in tutte le storie di formazione deve fare conti con le proprie ombre, con, appunto, i propri Scheletri.
«C’è una forza di gravità esistenziale che ci muove e che muove tutto il libro di Elena Varvello». Proprio grazie a quella forza riusciamo ad entrare in contatto con ogni pagina e con ogni protagonista.
Mario Garofalo entra nell’immaginario collettivo, ed in questo bellissimo romanzo unisce storia e leggenda, realtà ed immaginazione, per raccontarci quella che è ormai diventata una storia del terrore per i potenti