Il romanzo di Cristò, La carne, portato in libreria di recente da NEO edizioni, non ha nulla di ordinario. Una storia affascinante, cruda e limpida che vi lascerà senza fiato.
La carne narra di un mondo futuro in cui regnano nuovi equilibri, e in cui i rapporti umani sono rari ma importantissimi. Il tutto condito da una forma narrativa stupefacente.
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La trama
“Nel mondo come era quando avevo otto anni tutti morivano, chi prima e chi dopo. Adesso nessuno è sicuro neanche di questo”. Inizia così La carne, con un uomo anziano che racconta il mondo com’era e come è stato.
C’è stato un evento, a noi sconosciuto, che ha cambiato ogni cosa, e che ha sospeso persino il confine tra vita e morte. Le persone da allora si aggirano per la strada in cerca di carne.
Una specie di zombie non aggressivi o pericolosi, ma gente che va avanti per inerzia e che si mette in fila per il cibo. Ognuno dei “normali” ha un parente che è passato dall’altra parte. Nessuno sa se sono contagiosi, ma tutti sanno che bisogna evitarli.
Mentre gli uomini si organizzano nel mondo nuovo, la storia sembra ripiegarsi su se stessa alla ricerca di un inizio o di una nuova direzione da seguire.
La carne – La recensione
Cristò coglie nel segno con una storia che è affascinante in maniera terribile, perché proietta ad un futuro prossimo in cui tutto sembra uguale e fin troppo vicino a ciò che stiamo vivendo.
Nel farlo però, non si avventura nei territori già ampiamente esplorati delle catastrofi mondiali, ma nel cambiamento subdolo che può insinuarsi nelle persone, che come accade in ogni situazione di pandemia fuori controllo, iniziano ad avere paura del prossimo.
La carne è un romanzo in cui ciò che vince è la stasi, l’immobilità, l’eterna sospensione che sembra essersi fermata su tutto, e che pare aver cancellato persino la linea che divide vita e morte. Non si sta aspettando una fine o una soluzione; semplicemente si sopravvive nel dolore, nella fatica e nella speranza di trovare un briciolo di umanità.
Tutto, narrativamente, diventa una sorta di enigma che fa accartocciare e ripiegare su se stessa la storia, proiettando il lettore in un mondo, il nostro, in cui si perdono le certezze, in cui si naviga a vista, in cui si cerca una svolta e una risposta.
Paolo Zardi, nella postfazione del romanzo, ha scritto: «La carne ha emozionato, commosso e meravigliato, con la sua enorme bellezza, un essere umano; e questo è, in fondo, tutto quello che voglio dire».
Cristò
Casa editrice
Neo Edizioni
Anno
2020
Genere
Narrativa
Formato
Brossura
Pagine
168
ISBN
9788896176788