Susan Minot

Susan Minot – Scimmie

Scimmie è il libro d’esordio di Susan Minot, pubblicato in Italia nel 1987 da Mondadori, oggi ripubblicato da Playground con la nuova traduzione di Bernardo Anselmi. Nove racconti che si leggono come capitoli di un romanzo, nove episodi della vita dei Vincent, famiglia numerosa nordamericana, a cavallo degli anni Sessanta e Settanta.

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La trama

C’è Rosie, la madre bella e allegra, forse infedele; c’è Gus, il padre serio e distaccato, forse alcolista; e poi ci sono le “scimmie”, i loro sette figli, quattro maschi e tre femmine, beneducati esempi dell’alta borghesia statunitense. La famiglia Vincent è ricalcata su quella dell’autrice, che era la seconda di sette figli ed è cresciuta in Massachusetts; molti episodi sono autobiografici.

Il titolo non deve suggerire allegri resoconti di scorribande familiari: al centro della storia c’è l’inaridirsi del rapporto tra Rosie e Gus, la depressione di lui, l’anticonformismo scomodo di lei, la perdita d’innocenza dei fratelli; sullo sfondo una normalità mondana e brillante, ma ingannevole.

Susan Minot. La recensione di Scimmie

A colpire è la verità di una famiglia imperfetta trasferita sulla pagina con riguardo poetico, procedendo per svelamenti. La famiglia Vincent è una famiglia vera, i suoi membri si amano e si odiano, si stimano e si disprezzano, con in mezzo tanti gradi di sentimento. Susan Minot riesce a raccontare il sostanziale e lo sfumato insieme, dando vita a una prosa stratificata, tanto minuziosa quanto omissiva, che non risparmia urti drammatici, persino brutali. La narrazione oscilla continuamente tra luce e oscurità; da lettori, ci si trova avvolti e catturati.

Spesso paragonata ai minimalisti americani, Susan Minot ha rifiutato l’etichetta, forse a ragione; nel suo Scimmie c’è qualcosa che va oltre le cose minime: il coinvolgimento autobiografico, la profondità spaventosa delle pieghe sentimentali. Scimmie è uno di quei libri che letta l’ultima pagina si desidera tornare alla prima e ricominciare da capo: la sensazione di non essere riusciti a cogliere tutto è troppo forte.

Susan Minot è un’autrice da riscoprire in Italia: negli anni Novanta ha collaborato con il regista Bernardo Bertolucci alla sceneggiatura di Io ballo da sola (1996), un suo altro romanzo, Evening, è diventato un film di Lajos Koltai con Vanessa Redgrave, Claire Danes e Toni Collette.

copertina
Autore
Susan Minot
Casa editrice
Playground
Anno
2020
Genere
Narrativa
Formato
Brossura
Pagine
176
ISBN
9788899452353
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diSilvia Valli

La passione per i libri mi ha guidato nella scelta degli studi: liceo classico, triennale in Filosofia, specialistica in Editoria. Amo le scritture pulite e le trame intricate, le storie che mi rimangono in testa giorni dopo che ho finito di leggerle.