Psiconauta

Psiconauta -Massimo Degano

Dalla penna di Massimo Degano partorisce Psiconauta (Intrecci), un romanzo “fantascientifico” (neanche troppo), “futurista” (forse), “futuribile” (probabile), ma sicuramente attualissimo. Dalla giovane casa editrice romana nasce quindi il primo romanzo dello scrittore friuliano, classe 1983. Ci troviamo catapultati nel 2047, così vicino e così lontano da noi. Nella sua contemporaneità. Degano ci offre uno scenario catastrofico, talmente attuale che sembra viverci dentro. La Terra sta scoprendo le sue prime ferite, il cambiamento climatico è il filo rosso che si cuce nelle righe del romanzo insieme ad un controllo  di sorveglianza totale supremo del potere da parte di un’oligarchia tecnologica, che sta cercando di racchiuderci in recinti preconfezionati, di ottima fattura, ma per illuderci e far assopire le nostre coscienze. Presto o si riveleranno per quello che sono in realtà e metteranno in atto il loro scopo definitivo: incatenarci al loro comando come un unico gregge indistinto. Sembra quasi tornare indietro alla lettura di George Orwell, 1984. Il protagonista di questo viaggio “mentale” è Lorenzo Sisti, un giornalista pieno di curiosità è spinto dal desiderio di capire e di scoprire ciò che non quadra intorno a lui. Mosso da un’ambizione “quasi sherlockiana” tenta di indagare sulla scomparsa di un suo ex-collega (Thomas), imbattendosi in una donna  di cui si innamora.

«Non lo so con esattezza, so solo che d’un tratto mi sono ritrovato a sognare». «E quella parola… psiconauta?». «Psiconauta. Significa viaggiatore della mente». «E come ti è venuta fuori?».

In “arte” Gaia[1] (pianeta vivente) Conti (Sofia Costa) che ha dovuto cambiare nome per riparare un delitto commesso. Di colpo il giornalista scopre di non essere il solo ad indagare su di un esperimento con l’obiettivo di manipolare la mente, trovandosi anche lui, vittima di un processo irreversibile. In questo scenario distopico, Degano racconta come in un futuro neppure lontano si cerchi di manipolare la mente delle persone per raggiungere qualsiasi forma di potere. Lo Psiconauta è colui dotato di straordinari poteri per poter risvegliarsi da questo torpore di sorveglianza acuta.  Lorenzo Sisti prova ad essere uno psiconauta, fino alla fine, desideroso di salvare Gaia, l’amore della vita e per la vita (per la terra). La Città- Piramide che i potenti della Terra costruiscono acquista il disegno architettonico di una megalopoli dove accogliere più persone possibili, con l’idea (vana) di fuggire alle sorti derivanti da un’accelerazione repentina del cambiamento climatico. John Logan è a capo di una setta nominata Libero Arbitrio e già accusato di terrorismo.  Il “nostro” Lorenzo Sisti si trova immerso in un modo “alla deriva”, dove si intrecciano manipolazioni della materia, viaggi fisico-quantisici superando le coordinate spaziali e temporali.

Lo Psiconauta è colui che naviga nella mente e utilizzando gli stati alterati tenta di dare una risposta a se stesso e a tutto ciò che lo circonda. Possiamo dire, azzardando (forse), che lo psiconauta è lo sciamano del contemporaneo e Degano lo porta in vita facendoci accorgere di quanto la Terra sia in pericolo e la mente dell’uomo sempre più labile e manipolabile. Un libro, lo Psiconauta, ambientato nel futuro neanche troppo lontano che prova a districarsi tra la materia oscura, dimensioni metafisiche ed esperimenti scientifici. «Se conoscessi la storia della scienza, sapresti che dualismo è un termine troppo generico per spiegare ciò che siamo» ribatté piccato l’uomo in nero. «Mi fai dubitare della tua reale volontà di cambiamento, ma le potenzialità ci sono… quindi voglio darti un consiglio: scrollati di dosso le tue ferree convinzioni e fai spazio a nuove prospettive in quella tua saccente testolina» sentenziò per poi dirigersi spedito all’interno dell’edificio.

[1] L’ipotesi Gaia è una ipotesi formulata per la prima volta dallo scienziato inglese James Lovelock nel 1979 in Gaia. A New Look at Life on Earth. Nella sua prima formulazione l’ipotesi Gaia, rimanda al nome del pianeta vivente (recuperando la divinità femminile greca Gea), basandosi sull’assunto che gli oceani, i mari, l’atmosfera, la crosta terrestre e tutte le altre componenti geofisiche del pianeta terra si mantengano in condizioni idonee alla presenza della vita proprio grazie al comportamento e all’azione degli organismi viventi, vegetali e animali

copertina
Autore
Massimo Degano
Casa editrice
Intrecci
Anno
2019
Genere
fantascienza
Formato
Brossura
Pagine
162
ISBN
9788899550899
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diGiorgio Cipolletta

Artista e perfomer italiano, studioso di estetica dei nuovi media. Dopo una laurea in Editoria e comunicazione multimediale, nel 2012 ho conseguito un dottorato di ricerca in Teoria dell’Informazione e della Comunicazione. Attualmente sono professore a contratto per corso di Fotografia e nuove tecnologie visuali presso Unimc. La mia prima pubblicazione è una raccolta di poesie “L’ombra che resta dietro di noi”, per la quale ho ricevuto diversi riconoscimenti in Italia. Nel 2014 ho pubblicato il mio primo saggio Passages metrocorporei. Il corpo-dispositivo per un’estetica della transizione, eum, Macerata. Attualmente sono vicepresidente di CrASh e collaboro con diverse testate editoriali italiane e straniere. Amo leggere, cucinare e viaggiare in modo “indisiciplinato” e sempre alla ricerca del dono dell'ubiquità.