in un futuro aprile

In un futuro aprile – Marco Loprete

In un futuro aprile vivremo giorni bellissimi, e ricordando i tempi andati rimetteremo insieme i pezzi, cercando di trovare un senso a ciò che è stato e una luce in ciò che sarà. È quello che fa Marco Loprete nel suo primo romanzo (In un futuro aprile appunto, edito da Ensemble), un’opera intima e personale che è anche il titolo di un blog e di un progetto più ampio di narrazione della realtà.

Sempre più spesso la narrativa contemporanea non ha bisogno di chissà quali storie per esistere. Ciò che di più conta è togliere i veli dalla quotidianità, svelarsi di fronte al lettore. Marco Loprete mette nel suo romanzo un pezzo della sua vita, narrandolo e riflettendoci sopra, senza il timore di attraversare sentimenti che riempiono un po’ la vita di tutti: gelosia, amore, tristezza, depressione. Questa storia è la fotografia dello scorrere del tempo, che lascia dietro sé, inevitabilmente, ricordi, resti e macerie.

Così, di un ragazzo che frequenta gli anni dell’Università come può (e forse non proprio come vorrebbe), conosciamo soprattutto i periodi bui, i capelli che si ingrigiscono, la pelle che invecchia, la gola che si infiamma per le troppe sigarette, le mani tremanti e il cuore che batte forte. Come un tumultuoso flusso di coscienza, In un futuro aprile va a ritroso nel passato, è la voglia di Loprete di scavare dentro se stesso raccontando ciò che è stato, quasi però per allontanare i ricordi, per convincersi ancora una volta che tutto quel che è stato non serve più per guardare avanti.

Che cosa è necessario quindi per ripartire? Che cosa è giusto lasciare indietro o dimenticare? Sembra non esserci una mezza misura in questa storia: l’eccesso con cui si vivono i giorni della giovinezza è per Loprete lo stesso con cui si tagliano, di colpo, i legami col passato. Questo percorso indietro nel tempo mentale e fisico è faticosissimo (tanto che il protagonista ad un certo punto sviene, letteralmente sfinito dal rivivere le emozioni del passato), ma sembra assolutamente necessario per mettere la parola fine su un bagaglio che sta diventando troppo pesante.

In un futuro aprile non è un libro facile: il passato non è l’amico in cui ritrovare consolazione, tutto è circondato da un senso di pesantezza, di chiusura, di immobilità, di fuga e di estraneità. In questa storia non si guarda indietro con il beneficio del dubbio, ma si ha la sensazione che il verdetto e le risposte siano già state date. Raccontare è il modo per allontanare, esorcizzare, dimenticare. E questo vale sia per le serate fuori dalle righe passate con gli amici sia per i primi lavori post-laurea; vale per i professori e per la tesi, vale per le storie d’amore finite male e per ciò che si era o si pensava di essere.

E tutto questo percorso si basa su un rapporto di fiducia che si instaura tra lettore e scrittore. Rapporto che pare, più del solito, necessario per affrontare una storia come questa, così come tutte le storie in cui viene dichiarato apertamente che ciò di cui si sta leggendo non solo è la realtà, ma è il pensiero più intimo di chi scrive. Forse, come dice Loprete, «essere sinceri non significa niente, è solo un modo per prolungare l’agonia». E forse la letteratura e la narrazione sono strumenti per combatterla quell’agonia, o per lo meno attraversarla. Nella convinzione che noi e solo noi possiamo fare i conti con ciò che è stato, con ciò che resta e col pensiero di ciò che sarà.

copertina
Autore
Marco Loprete
Casa editrice
Ensamble
Anno
2019
Genere
Narrativa
Formato
Brossura
Pagine
160
ISBN
9788868813468
SOSTIENI LA BOTTEGA

La Bottega di Hamlin è un magazine online libero e la cui fruizione è completamente gratuita. Tuttavia se vuoi dimostrare il tuo apprezzamento, incoraggiare la redazione e aiutarla con i costi di gestione (spese per l'hosting e lo sviluppo del sito, acquisto dei libri da recensire ecc.), puoi fare una donazione, anche micro. Grazie

diDonato Bevilacqua

Proprietario e Direttore editoriale de La Bottega di Hamlin, lettore per passione e per scelta. Dopo una Laurea in Comunicazione Multimediale e un Master in Progettazione ed Organizzazione di eventi culturali, negli ultimi anni ho collaborato con importanti società di informazione e promozione del territorio. Mi occupo di redazione, contenuti e progettazione per Enti, Associazioni ed Organizzazioni, e svolgo attività di Content Manager.