Vladimir Nabokov – Lolita

Lolita è il punto più alto della letteratura di Vladimir Nabokov. Appena pubblicato suscitò subito un grandissimo scandalo per il contenuto scabroso. Un romanzo che mette in scena la passione smisurata di un uomo maturo per un’adolescente.

«Lolita, luce della mia vita, fuoco dei miei lombi. Mio peccato, anima mia, Lo-li-ta: la punta della lingua compie un percorso di tre passi sul palato per battere, al terzo, contro i denti. Lo.Li.Ta». È il grande romanzo dell’ossessione, Lolita, e bastano queste due righe a testimoniarlo.

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La trama

L’ossessione di Humbert Humbert – pseudonimo di un annoiato insegnante quarantenne – per le “ninfette”, giovani ragazzine seducenti che gli ricordano il suo primo amore Annabelle, morta a tredici anni e fissata per sempre nella memoria come immagine di perfezione, e in particolar modo per la regina delle ninfette: Lolita.

Dal carcere dove è rinchiuso per omicidio, il professore racconta la sua storia in un libro di memorie: dal primo, fallimentare, matrimonio in Francia con una donna adulta, al trasferimento in una piccola cittadina americana, dove incontra Charlotte Haze e, soprattutto, sua figlia Dolores, Lolita. Il sentimento che s’impossessa di H.H. per la ragazzina è talmente intenso da portarlo a sposare la madre per poter passare più tempo possibile accanto a Lo.

Lolita. La recensione

A prima vista, Lolita, sembrerebbe una storia impossibile da leggere: un protagonista lussurioso e manipolatore che s’insinua nella vita di una famiglia per soddisfare le sue bramosie. Eppure Nabokov riesce a creare un legame forte tra il lettore e il suo personaggio. Humbert passa infatti dall’essere uno scrupoloso maniaco, che cerca di tenersi a distanza dalla bambina per godere della sua vista senza infettarla con le sue pulsioni, ad essere un vero e proprio innamorato: attento, premuroso, geloso.

Grazie al punto di vista soggettivo del professore poi, il lato realmente drammatico della vicenda non è mai del tutto svelato, non si sente mai la sofferenza della bambina costretta a vivere con il patrigno, ma percepiamo l’oscillazione di Humbert tra la gioia di avere vicino il suo amore nei momenti felici e la disperazione nei momenti di tensione. Quello di Humbert è un amore follemente puro.

Una giornalista americana ha scritto che se fosse Lolita stato pubblicato nel 1997 nessuno avrebbe osato definirlo un classico. Forse è vero. Oggi l’attenzione verso il bambino come oggetto sessuale è arrivata a livelli psicotici e un libro come Lolita non sarebbe passato come la rivelazione del segreto di un pazzo, ma come la banale quotidianità del male.

copertina
Autore
Vladimir Nabokov
Casa editrice
Adelphi
Anno
1996
Genere
Narrativa
Formato
Tascabile
Pagine
400
ISBN
9788845912542
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