Dopo Il college delle brave ragazze, bestseller vincitore del prestigioso Long Barn First Novel Competition, pubblicato in oltre venti paesi, Ruth Newman conferma la sua bravura con un romanzo, Cattive compagnie, che pur discostandosi in maniera sostanziale dalle atmosfere torbide e inquietanti del precedente, riesce comunque a tenere avvinto il lettore sino all’ultima pagina, stupendolo con continui, imprevedibili colpi di scena.
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La trama
A Londra, Kate è costretta a presenziare all’ennesima, noiosa cena organizzata da amici preoccupati per lei, che si sforzano in ogni modo di farle tornare il sorriso. Un’impresa impossibile, se non disperata: la vita di Kate, infatti, si è interrotta esattamente un anno prima, quando suo marito Charlie è morto annegato in Sicilia, dove stavano trascorrendo le ferie estive. Tuttavia, mentre guarda distrattamente le foto di una vacanza in Florida, la ragazza nota qualcosa di sconcertante: in un ristorante di Miami, alle spalle della coppia di amici fotografati, l’istantanea coglie anche il volto di un uomo le cui fattezze sono pressoché identiche a quelle di Charlie. Possibile che si tratti proprio di lui? E se sì, chi è allora l’uomo annegato in Sicilia, il cui cadavere Kate ha riconosciuto come quello del marito – complice l’inconfondibile tatuaggio – e il cui dna corrispondeva perfettamente?
Incapace di rassegnarsi e incurante della diffidenza degli amici – tra cui Luke, il miglior amico di Charlie – che pensano si tratti semplicemente di una forte somiglianza, Kate decide di andare in fondo a quell’inquietante coincidenza. Seguita da Luke, intraprende un pericoloso viaggio verso la verità che la porta prima a Miami, poi in Sicilia e infine a Las Vegas, la città in cui lei e Charlie si sono conosciuti tre anni prima, dove la loro relazione ha avuto inizio. Una serie di sconcertanti scoperte la porterà a chiedersi se il suo matrimonio fosse davvero perfetto, e se può fidarsi dei suoi amici, gli stessi che l’hanno confortata dopo la morte di Charlie.
Cattive compagnie – La recensione
Un libro intenso, sorprendentemente commovente, che è ben più di un thriller riuscito: accanto a una trama complessa, infatti, in cui nulla è come appare, e le verità sono solo apparenze continuamente ribaltate, vi sono personaggi a tutto tondo, in cui non immedesimarsi è pressoché impossibile. La narrazione della Newman, inoltre, si dimostra particolarmente adatta a evocare e far vivere passioni e sentimenti intensi, che il lettore segue col fiato sospeso, ricordandogli un po’ anche i propri. Il tocco di romance presente in Cattive compagnie – ossia la storia d’amore tra Kate e Charlie, raccontata in flashbackche scorrono paralleli alle vicende presenti, secondo una tecnica letteraria molto efficace, volta ad aumentare l’interesse del lettore – lungi dall’essere posticcia o melensa, costituisce al contrario un elemento in più, degno completamento di un ottimo thriller.
Gli unici appunti riguardano un finale un po’ troppo ironico, soprattutto visti gli argomenti trattati in precedenza, oltre che, talvolta, la scarsa conoscenza che la Newman dimostra di avere di meccanismi, come quello mafioso, di cui pure parla ampiamente.
Ruth Newman
Casa editrice
Garzanti
Anno
2012
Genere
Narrativa
Formato
Brossura
Pagine
367
ISBN
9788811682257