Blu. Il viaggio di Kai Kupferschmidt alla scoperta del colore più profondo e raro

Blu di Kai Kupferschmidt, edito da Eum (Edizioni Università di Macerata) nel 2022 nella bella traduzione di Laura Bortot colpisce nella sua ricerca affamata del colore più profondo e raro.

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Il libro

L’autore tedesco ci porta per mano nella poliedricità avventurosa del colore più insolito: il blu. Dal mondo minerale a quello animale, da quello vegetale a quello linguistico e artistico. Nel sotterraneo della terra si nascondono alcuni pigmenti “magici” con lo sguardo in direzione di un cielo limpidissimo dove i sogni si immergono. Seguendo il pensiero di Pastoreau, la storia dei colori è una storia sociale. L’avventura che Kupferschmidt ci regala un affascinante e altrettanto complesso viaggio nel blu.

Il lettore naviga tra parole, culture, rifrazioni, piume, genetica, prismi e visioni. La luce blu con la sua ridotta lunghezza d’onda si diffonde nell’atmosfera. Già migliaia di anni fa i nostri antenati imparano a mescolare i primi pigmenti a partire dai materiali ferrosi. Dai Barbari ai jeans, le strade del blu sono infinite. Gli egizi sono incantati dal blu dei lapislazzuli, e dall’indaco. Tutto parte dall’Oriente per poi disorientarci nella bellezza celestiale del mondo dell’arte (da Raffaello a Derek Jerman). Finalmente l’uomo trova il modo di trasformare il blu della roccia in pigmento luminoso: il blu oltremare. Il blu non è solo la pietra filosofale, ma anche disposizione di atomi (blu YInMN, o blu di Prussia) capace di creare allo stesso tempo emozioni di fronti ai vortici del cielo stellato di Van Gogh fino all’onda iconica di Hokusai. Il Blu però conquista anche la versione tossica e velenosa. Il lapis produce dei toni blu di grande varietà e intensità, così come l’azzurrite meno costosa e più utilizzata nell’antichità classica e nel mondo medievale.

Nel XVII secolo si tenta di fabbricare artificialmente il blu oltremare, ma ancora agli inizi del XIX secolo non è chiaro come fosse composta quella polvere. Soltanto settant’anni più tardi, trenta ditte iniziano a produrre in totale dieci milioni di chili all’anno di blu oltremare sintetico. Nel XX lo stesso blu diviene il blu più famoso al mondo grazie all’intuizione mistica e artistica di Yves Klein: IKB (International Klein Blue). Il Blu ricercato da Kupferschmidt tocca con profondità la terra fino al suo interno (ringwoodite), stimola i coni e i bastoncelli della retina nel complicato processo della visione. Il blu è anche il colore della lontananza, delle luci Led, ma anche della coscienza (Metzinger). Dallo spazio ammiriamo la Blue Marble, sulla Terra cerchiamo i segreti del fiordaliso, della salvia divinorum, ma anche nella forma del colorante e i suoi molteplici impieghi: dalle famossisime e colorate M&Ms alla pillola del rimedio alla disfunzione erettile maschile, il Viagra. Il colore blu è parola nonché classificazione. Nel 1814 Abraham Gottlob Werner tenterà una prima nomenclatura dei colori.  Il blu è maschile e affidabile, ma anche femminile e pieno di contraddizioni.

Blu – La recensione

Farfalle, cavalli (quelli dipinti di Franz Marc), coleotteri, molluschi, pavoni, anelli blu velenosi del polpo, le sule piediazzurri maschi che conquistano la femmina mostrando orgogliosi l’azzurro-turchese delle zampe o le piume “corteggiatrici” della passerina caerulea, il blu si trasforma in sensore di comunicazione ed emozione.

Blu rappresenta anche il sentimento dell’estinzione rappresentata dall’ara di Spix, una specie allo stato selvatico cancellata. Kupferschmidt compie un’operazione naturale, ossia quella di capire le ragioni di come il colore blu, così raro in natura affascina gli scienziati, gli artisti. Una storia tutta da scrivere, da raccontare, da vedere fatta di bellezza e fugacità. Kupferschmidt afferra l’incommensurabilità del blu del mare e del cielo, un modo di vedere il mondo, i suoi misteri, le sue dinamiche, le sue incomprensioni, la vita “nel balenio di una scintilla nella paglia” e la morte nell’ombra fuggevole del tempo.

La ricerca di Kai Kupferschmidt, come ci ricorda nella prefazione Luca De Benedictis, “è un successo”. La scoperta del colore blu ci dona una rivoluzione sociale e mentale, un’emozione come vedere la Terra così piccola, blu e bellissima nell’eterno silenzio. Un mare di pensieri blu.

copertina
Autore
Kai Kupferschmidt
Casa editrice
EUM
Anno
2022
Genere
saggistica
Formato
Brossura
Pagine
235
Traduzione
Laura Bortot
ISBN
9788860567
https://www.amazon.it/Blu-Come-nasce-la-bellezza/dp/8860567483/ref=sr_1_2?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&crid=1PVTGH0PGT85Q&keywords=blu+Kai+Kupferschmidt&qid=1673252158&sprefix=blu+kai+kupferschmidt%2Caps%2C88&sr=8-2
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diGiorgio Cipolletta

Artista e perfomer italiano, studioso di estetica dei nuovi media. Dopo una laurea in Editoria e comunicazione multimediale, nel 2012 ho conseguito un dottorato di ricerca in Teoria dell’Informazione e della Comunicazione. Attualmente sono professore a contratto per corso di Fotografia e nuove tecnologie visuali presso Unimc. La mia prima pubblicazione è una raccolta di poesie “L’ombra che resta dietro di noi”, per la quale ho ricevuto diversi riconoscimenti in Italia. Nel 2014 ho pubblicato il mio primo saggio Passages metrocorporei. Il corpo-dispositivo per un’estetica della transizione, eum, Macerata. Attualmente sono vicepresidente di CrASh e collaboro con diverse testate editoriali italiane e straniere. Amo leggere, cucinare e viaggiare in modo “indisiciplinato” e sempre alla ricerca del dono dell'ubiquità.