Tra i sette titoli finalisti al Premio Strega 2022 c’è anche E poi saremo salvi, di Alessandra Carati (Mondadori). Il volume è già vincitore del Premio Viareggio-Rèpaci 2021 Opera Prima.
Tra la storia personale della protagonista e quella di un popolo intero, E poi saremo salvi guarda al passato del nostro continente per costruire una bellissima storia di formazione.
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La trama
Aida ha appena sei anni quando, con la madre, deve fuggire dal piccolo paese in cui è nata e cresciuta. In una notte infinita di buio, di ignoto e di terrore raggiunge il confine con l’Italia, dove incontra il padre.
Insieme arrivano a Milano. Mentre i giorni scivolano uno sull’altro, Aida cerca di prendere le misure del nuovo universo. Crescere è ovunque difficile, e lei deve farlo all’improvviso, da sola, perché il trasloco coatto ha rovesciato anche la realtà dei suoi genitori.
Nemmeno l’arrivo del fratellino Ibro sa rimettere in ordine le cose: la loro vita è sempre altrove – un altrove che la guerra ha ormai cancellato. Sotto la piena della nostalgia, la sua famiglia si consuma, chi sgretolato dalla rabbia, chi schiacciato dal peso di segreti insopportabili, chi ostaggio di un male inafferrabile.
Aida capisce presto che per sopravvivere deve disegnarsi un nuovo orizzonte, anche a costo di un taglio delle radici.
E poi saremo salvi – La recensione
Qualche giorno prima che la nonna morisse, mia madre le aveva chiesto: «Come ti è passata la vita?».
«In un attimo. È entrata in un orecchio ed è uscita dall’altro. Così.» E aveva soffiato piano, come a spegnere una candela invisibile.
E proprio come un soffio di vita arriva agli occhi del lettore il romanzo di Alessandra Carati, che sposta lo sguardo sul passato, nemmeno troppo lontano, dell’Europa per ritrovare un conflitto, quello dei Balcani. Da qui parte la vicenda personale di Aida e di tutta la sua famiglia.
La fuga, poi la salvezza, la speranza e la costruzione di una vita nuova, difficile, continuando a sognare “casa”. E poi saremo salvi è un romanzo di formazione nel senso più classico del termine: lo shock iniziale che cambia lo status quo; una nuova dimensione da conquistare; la crescita personale.
Aida è in cerca di una nuova identità, in una nuova nazione, circondata da vecchie e nuove persone. Ecco perché E poi saremo salvi può essere anche considerato un romanzo sulla famiglia, e sulle tante fasi che attraversa. Ma la storia di Aida, che è certamente intima e personale, diventa in questo libro la storia di un popolo intero. Mentre cresciamo con questa ragazzina la nostra mente non può tornare a quegli anni, a quella gente così vicina a noi, che in un attimo ha perso tutto.
Così la famiglia, la casa, la guerra e la crescita si mescolano nelle vicende del libro, quasi si rincorrono. Andrea Vitali, che ha proposto E poi saremo salvi al Premio Strega 2022, nella motivazione ha scritto: « La storia che narra è una catena priva di anelli deboli o se si preferisce un rosario laico dove ciascun grano va tenuto tra le dita il tempo necessario per meditare ciò che gli spazi bianchi lasciano intendere. Il lettore goloso di novità vi trova di che soddisfare il suo appetito, il neofita potrebbe usare E saremo salvi come viatico per entrare con stupore nel mondo in cui una penna riesce a raccontare il bello e il brutto della vita, i ricatti dei sentimenti, la necessità dell’egoismo quando si sta per affogare.»
C’è tanta vita, insomma, in questo romanzo. Vita nel senso ampio del termine. E poi c’è quel sentimento particolarissimo che attanaglia chi riesce a salvarsi ma continua, per forza, a guardarsi indietro ogni volta che si ripensa alle scelte fatte e si sente sulla propria pelle le cicatrici di ciò che è stato.

Alessandra Carati
Casa editrice
Mondadori
Anno
2021
Genere
Narrativa
Formato
Rilegato
Pagine
276
ISBN
9788804737308