Se è vero, come credo, che la scrittura e la letteratura siano in grado di fermare in qualche modo la morte, Il mantello di Marcela Serrano ne è la dimostrazione più grande.
L’autrice, una delle voci più importanti della letteratura americana, torna in libreria con un libro particolare. Il mantello è una raccolta di emozioni e ricordi che travolgono ognuno di noi quando perdiamo una persona cara.
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La trama
Il mantello è un’opera che nasce da un momento particolare ed eccezionale della vita della scrittrice cilena, che purtroppo ha perso una delle sue amatissime sorelle, Margarita.
Il lutto fa crollare tutto il mondo di Marcela Serrano, che invece di sfuggire al dolore però, decide di abbracciarlo, di attraversarlo, di dedicargli ben cento giorni della sua vita.
Si isola così nella sua casa di campagna, dove la scrittura diventa un momento di riflessione e di introspezione, uno strumento per riordinare i pensieri e per arrivare ad accettare una realtà nuova, mutilata.
Una serie di appunti sparsi diventano di colpo una sorta di romanzo in forma autobiografica, piena di riferimenti letterari (da Roth a Canetti, da Claudel a Brodskij, da Freud a Virginia Woolf), di ricordi dell’infanzia e di garbato umorismo.
Il mantello – La recensione
Il mantello di Marcela Serrano sta a simboleggiare tutto ciò che ci mettiamo addosso per proteggerci da un lutto, da un dolore fortissimo. Il fulcro della narrazione sono la perdita e i sentimenti, che corrono parallelamente per tutta l’opera, segnando idealmente una strada che porta ad oltrepassare la morte, a vincerla.
La letteratura e la scrittura, nell’opera della scrittrice cilena, sono gli attrezzi utili a bloccare il meccanismo che fa scattare il dolore. Come definire la perdita di una sorella? Quali parole usare e come convivere con la morte?
Il mantello è un prontuario per orientarsi di fronte all’assenza di chi amiamo, una specie di generale libretto di istruzioni per interiorizzare e descrivere con parole precise la parola “fine”. Alternando ricordi di infanzia a riflessioni sul presente, sul tempo e sulla famiglia, Marcela Serrano segue un po’ il percorso di cui tanto è affezionata Sarah Manguso, che lascia allo scrivere e ai libri il compito di creare una realtà nuova, che va oltre la perdita.
Il mantello (Feltrinelli) è quindi un’opera che unisce magistralmente intimità ed agonia, e che si inserisce nel grande filone della letteratura sudamericana (e cilena in particolare), che trova nella famiglia, nella storia personale e nei sentimenti universali un’impronta poetica unica.
Marcela Serrano
Casa editrice
Feltrinelli
Anno
2020
Genere
Narrativa
Formato
Brossura
Pagine
167
Traduzione
Michela Finassi Parolo
ISBN
9788807034077