Liquirizia è un romanzo storico ambientato durante la durissima Battaglia di Stalingrado, avvenuta tra il 1942 ed il 1943, all’interno della Seconda Guerra Mondiale: lo scontro fu tra l’Armata Rossa da un lato e le truppe di Germania, Italia, Romania, Ungheria e Croazia dall’altro.
Le prime pagine del libro, oltre alla Prefazione di Maria Novaro, contengono la traduzione italiana del canto Zemljanka, diffuso tra i soldati dell’Armata Rossa a Stalingrado; la scelta di questo canto all’amata lontana non è casuale e funge da perfetta introduzione all’umanissima storia d’amore che anima il romanzo.
Claudio Loreto, con stile composto e sensibilità, ci regala infatti una delicata ma inossidabile storia d’amore con protagonisti Giuliano Lanteri, sanremese studente di Giurisprudenza, e la danzatrice russa Tanja Malova. Due personaggi simili alla favola del soldatino di piombo e della ballerina, con la variante che lui è sottotenente dell’8ª Armata Italiana in Russia, mentre lei è eccellente cecchino sovietico. A dire il vero, forse il protagonista assoluto di questo romanzo è il destino che lega tutti i personaggi, nel bene e nel male. Destino che prende la forma di due oggetti donati dalla stessa mano e che legheranno per sempre questo rapporto, nato in mezzo alla morte e alla disperazione: una coccarda rossa e un pelouche, Liquirizia.
Claudio Loreto è profondo conoscitore dei fatti che sceglie di narrare e li racconta – con grande rispetto e dovizia di particolari – in ventidue piccoli capitoli, ognuno recante il luogo e la data dell’evento che si va a narrare. Lo scrittore è abilissimo nel riportare in vita su carta riferimenti storici e geografici molto dettagliati, mescolati sapientemente con un racconto scorrevole: il linguaggio tecnico e la cronologia dei fatti, intervallati da dialoghi e pensieri dei vari personaggi, contribuiscono a far nascere nella mente del lettore un affresco di quella che doveva essere la vita quotidiana durante questa battaglia, istante per istante. L’autore è capace di evocare odori, suoni, luoghi e sensazioni di fame e freddo, mettendo così in risalto l’atrocità e soprattutto l’assurdità della guerra. Ci sono i cadaveri in putrefazione sotto le macerie, gli stupri di guerra, la pioggia, i ratti, il ghiaccio, la vita di trincea, gli orfani costretti dai tedeschi a recarsi al Volga, rischiando la vita per portare acqua da bere appunto ai nemici dei sovietici. Non mancano i colpi di scena e i climax narrativi che in pochi attimi creano grande tensione.
Oltre al destino, altri elementi che ricorrono tra le pagine sono la lingua e la Liguria. La lingua: lingua madre (russo), lingua di lavoro (tedesco), lingua dell’amore (italiano). La Liguria di ponente: Sanremo, Imperia, Oneglia…
Insomma un bel romanzo, scritto bene, da un signore nato nel 1960 che ha tutta l’aria di essere garbato ed elegante, proprio come la sua scrittura.
Claudio Loreto ha presentato il suo ultimo libro “Liquirizia” all’interno della terza edizione del Book Pride di Genova, tenutosi a Palazzo Ducale dal 18 al 20 Ottobre 2019. Il romanzo è stampato dalla casa editrice sanremese Leucotea, la quale si occupa di narrativa ma anche di poesia, saggistica e libri per l’infanzia. Leucotea è la dea del mattino e della neve, antica protettrice del territorio sanremese, ed ecco perché sulla copertina dei libri campeggia un fiocco di neve (andate a sfogliare il loro ricco e coloratissimo catalogo online sul sito www.edizionileucotea.it).
«Adesso aveva una ragione in più per odiare quella guerra. Quando sarebbe finita? I nazisti […] non demordevano. E lei ora era costretta a quella orribile notte di attesa. Fradicia, febbricitante e piena di paura. Gli uomini sono destinati comunque a morire: perché si ingegnano tanto a farlo prima?»
Claudio Loreto
Casa editrice
Leucotea Edizioni
Anno
2019
Genere
Narrativa
Formato
Brossura
Pagine
141
ISBN
9788894917376