Lo stesso giorno in cui uscirà Un angelo a Babilonia di Friedrich Dürrenmatt, ossia il 6 marzo, arriverà anche un altro titolo Marcos y Marcos, ovvero Venivano da lontano, nuovo libro di Giorgio Caponetti, che con la casa editrice milanese ha già pubblicato Due belle sfere di vetro ambrato e Quando l’automobile uccise la cavalleria.
Dopo Due belle sfere di vetro ambrato, torna Alvise Pàvari dal Canal in una nuova avventura: in Venivano da lontano, il personaggio ha lasciato Venezia per approdare a Tuscania. Lì deve incontrare un suo vecchio amico etruscologo, Putzu,che l’ha letteralmente convocato per metterlo al corrente di una scoperta sensazionale. I due si incontreranno, certo, ma in circostanze molto particolari e in un modo che il protagonista di certo non si aspettava, ritrovandosi ad indagare su una morte, alla ricerca di un assassino nascosto dietro a degli appunti che richiamano Virgilio.
Due parole su Caponetti: classe 1945, nasce a Torino e in seguito a una brillante carriera nell’ambito pubblicitario, decide di trasferirsi in campagna, dedicandosi alla sua passione di allevatore ed addestratore di cavalli, oltre che di regista e conduttore di documentari sempre sull’argomento equestre. Attualmente è pure insegnante di ippologia all’università.
