Woody Allen: «Accuse false, non ho violentato mia figlia»

Ieri Dylan Farrow, figlia adottiva di Woody Allen e della precedente compagna, l’attrice Mia Farrow, aveva scritto una lettera aperta a un cronista del New York Times in cui raccontava di essere stata violentata dal patrigno quando aveva sette anni. Non era la prima volta che la donna (che oggi vive in Florida sotto un altro nome) accusava il regista: già nel 1993 le accuse erano emerse, ma erano state giudicate infondate.

Allen, che in questi anni ha sempre respinto ogni addebito, è tornato a farsi sentire in queste ore per bocca del suo portavoce: «Mr. Allen ha letto l’articolo e lo ha trovatomenzognero e vergognoso. Risponderà alle accuse molto presto».

«Un tribunale indipendente aveva già condotto allora un’indagine accurata per accertare i fatti. Ebbene, quel tribunale concluse che non esistevano prove di molestie; che Dylan Farrow era incapace di distinguere tra fantasia e realtà; che molto presumibilmente Dylan Farrow è stata influenzata da sua madre Mia Farrow. Nessuna accusa – ha concluso il portavoce del regista – è mai stata formalizzata».

(Dylan Farrow)

I fatti risalirebbero al 1992 e sarebbero accaduti nell’attico della casa di famiglia nel Connecticut: «Quando avevo sette anni, Woody Allen mi prese per mano e mi porto in una stanza», si legge nella lettera aperta di Dylan, inviata al columnist del NYT Nicholas Kristof. «Mi disse di sdraiarmi sulo stomaco e di giocare con il trenino elettrico di mio fratello. Poi mi aggredì sessualmente». Secondo la donna quella non sarebbe stata neppure l’unica volta: le violenze erano la normalità, ma erano ben celate agli occhi della madre adottiva, Mia Farrow.

Nel 1993, mentre Allen si separava proprio dalla sua ex musa, le accuse di abuso furono formulate per la prima volta, ma una commissione di esperti le definì infondate e dunque il tribunale non volle procedere. Allen e la Farrow in quel periodo erano impegnati in una lotta a colpi di carta bollata per ottenere l’affidamento dei tre figli, Ronan (l’unico naturale della coppia), Moses e Dylan stessa (entrambi adottivi). La separazione tra i due era dovuta alla relazione del regista con la figlia adottiva del precedente matrimonio della Farrow, Soon-Yi (attualmente sua moglie e all’epoca appena maggiorenne).

Una brutta storia, insomma, che indipendentemente da come andrà a finire riapre vecchie ferite e rischia di lasciare brutti strascichi. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.

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