50 copertine di grandi dischi rifatte con i Lego

Impazza la febbre dei Lego. Gli storici mattoncini dell’azienda danese sono ritornati prepotentemente in auge, in questo periodo, grazie al film The Lego movie, di cui vi abbiamo mostrato proprio ieri alcune splendide sequenze animate.

Ma con i Lego, oltre che i film si possono fare anche le copertine dei dischi. Lo dimostra il simpatico progetto grafico del designer britannico Aaron Savage, che ha avuto un’idea semplice ma geniale: rifare le cover dei suoi album preferiti ricorrendo proprio ai pupazzetti e al materiale della Lego. 

Il risultato è una rilettura naïf e brillante di classici come London calling dei Clash, Born in the USA di Bruce Springsteen, Aladdin sane di David Bowie, Thriller di Michael Jackson, Nevermind dei Nirvana, ma anche dei più recenti Stars of CCTV degli Hard-Fi, This is hardcore dei PulpIt’s not me, It’s you di Lily AllenWhatever people say I am, that’s what I’m not degli Arctic Monkeys e via di seguito.

In tutto, il progetto conta 50 copertine rielaborate: ne trovate alcune qui sotto (confrontate con gli originali), altre sul Tumblr di Savage:

The Clash, London calling:

David Bowie, Aladdin sane:

De La Soul, Feet high and rising:

Fatboy Slim, You’ve come a long way, baby:

Hard-Fi, Stars of CCTV:

Michael Jackson, Thriller:

Kiss, Dynasty:

John Lennon and Yoko Ono, Unfinished music No1 – Two virgins:

Lily Allen, It’s not me, It’s you:

Madness, One step beyond…:

Madonna, True blue:

Muse, Absolution:

Arctic Monkeys, Whatever people say I am, that’s what I’m not:

Bruce Springsteen, Born in the USA:

Dizzee Rascal, Boy in da corner:

Grace Jones, Island life:

Nirvana, Nevermind:

Beastie Boys, Licensed to ill:

Blondie, Paralle lines:

Blur, Best of:

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