Il cinema italiano perde un grandissimo protagonista: Carlo Lizzani si è suicidato gettandosi dal terzo piano della sua casa di via Gracchi, a Roma.
Novantuno anni, Lizzani, che ha firmato film come Achtung! Banditi! (1951), Banditi a Milano (1968), Il processo di Verona (1963) e Cattiva (1991), era malato da tempo. Ad avvisare la polizia sono stati i vicini che hanno sentito un tonfo nel cortile interno del palazzo in cui viveva, nel quartiere Prati. Lizzani, prima di lanciarsi nel vuoto, ha voluto scrivere poche righe per i figli.
Un suicidio che arriva a tre anni da quello di Mario Monicelli, un altro grande del cinema italiano che la sera del 29 novembre 2010 decise di farla finita lanciandosi dal quinto piano dell’ospedale in cui era ricoverato. «Un gesto da lucidità giovane», aveva commentato all’epoca Lizzani, ricordando che Monicelli «era un super laico, uno che voleva gestire la sua vita fino in fondo».