Il postino di Neruda

Antonio Skármeta – Il postino di Neruda

La storia che ci racconta Antonio Skármeta con Il postino di Neruda è fatta di passioni, sogni e legami forti. Il più forte di questi legami è quello che unisce il libro (pubblicato per la prima volta nel 1985 e riproposto, in questa versione, da Einaudi nel 2007) all’indimenticabile e omonima pellicola di Michael Radford, interpretata da Massimo Troisi, Philippe Noiret e Maria Grazia Cucinotta.

Chi inizia a leggere Il postino di Neruda, deve infatti affrontare un percorso per certi versi all’incontrario, avendo già negli occhi le immagini del film.

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La trama

Ad Isla Negra il tempo è segnato dal suono delle onde e dalle reti tristi e stanche dei pescatori. Il tempo di Isla Negra è lo stesso che scorre in tutto il Cile. Mario Jiménez è uno di quei giovani pescatori tristi e stanchi come le reti, innamorato della bella Beatriz González, sogno di sensualità e miraggio inarrivabile. Un giorno, Mario decide di lasciare le sue reti e diventare il postino del paese, dove l’unica persona a ricevere la posta è Pablo Neruda, poeta e futuro Premio Nobel per la letteratura. Tra i due nasce una straordinaria intesa umana e poetica, un’amicizia vera, fatta di metafore.

A poco a poco, Mario scopre la poesia che era nascosta nel suo animo, grazie a quella poesia impara cos’è il coraggio, impara l’amore, impara a pensare camminando. Cullati dal mare, nascono nuovi occhi con cui guardare il mondo, con cui assistere al cambiamento e alla rivoluzione di un Cile che sta scrivendo la sua triste storia. Il mare regala e porta via vite intere, quelle di uomini che continuano a spendere la propria quotidianità trovando nei versi il loro destino.

Il postino di Neruda – La recensione

Il postino di Neruda ha il sapore di una bella favola. Una di quelle in cui l’allievo scopre dopo molto tempo cosa è riuscito a trasmettergli il maestro. Una favola in cui, per attimi infiniti, quelli che si sporcano le mani per campare ogni giorno non sono poi tanto diversi da quelli che hanno scritto un milione di libri.

In questa favola c’è dentro un pezzo di storia di una nazione, e un ritratto tenero e un po’ sbiadito di quello che è stato un poeta dell’amore e della gente comune. In questa favola basta un registratore per annullare le distanze, per accennare un sorriso ripensando ai suoni di quei posti che rimangono nel cuore.

Questo libro è una favola in cui il mare culla i sogni dei protagonisti, ed in cui tra le reti stanche e tristi, ognuno può essere poeta.

copertina
Autore
Antonio Skármeta
Casa editrice
Einaudi
Anno
2014
Genere
Narrativa
Formato
Brossura
Pagine
214
Traduzione
Andrea Donati
ISBN
9788806221317
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diDonato Bevilacqua

Proprietario e Direttore editoriale de La Bottega di Hamlin, lettore per passione e per scelta. Dopo una Laurea in Comunicazione Multimediale e un Master in Progettazione ed Organizzazione di eventi culturali, negli ultimi anni ho collaborato con importanti società di informazione e promozione del territorio. Mi occupo di redazione, contenuti e progettazione per Enti, Associazioni ed Organizzazioni, e svolgo attività di Content Manager.