La regina dei diamanti, di Linda Howard, è il classico romanzo che non ti aspetti. Lo compri in cerca di una lettura leggera, che ti rilassi quando hai il cervello in tilt e tanta voglia di staccare, e ti accingi a leggere un thriller discreto, sapientemente diluito da una buona dose di romance, che intrighi la fantasia e al tempo stesso faccia sognare.
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La regina dei diamanti non delude tali aspettative, anzi, le supera al punto che ti ritrovi a non staccare gli occhi dalle pagine finché non l’hai finito, ritagliando qualche minuto qua e là tra gli impregni quotidiani perché davvero muori dalla voglia di vedere come va a finire la storia di Drea Rousseau, giovane, bella e ambiziosa che scappa via con i soldi dell’amante, pericoloso trafficante di droga di base a New York.
Già questo ai miei occhi costituisce un merito, soprattutto in un’epoca come la nostra, in cui gli stimoli sono talmente tanti da costringerci a distogliere continuamente l’attenzione. Linda Howard, conosciutissima negli Usa ma pressoché sconosciuta qui da noi fino a un paio di mesi fa, quando Leggere Editore ha pubblicato questo romanzo, è una vera maestra dell’intrattenimento: e lo dimostra subito, facendo entrare la trama nel vivo fin dalle primissime pagine.
Il libro
Un inizio esplosivo, in cui il lettore viene letteralmente catapultato nella storia, da cui non riesce proprio a staccarsi finché la tensione non cala e il ritmo torna lento, esasperatamente lento, così da mantenere ben deste attenzione e curiosità.
E ci riesce eccome. Poche, efficaci, scene di sesso scritte in maniera magistrale, né troppo volgari né troppo sdolcinate, una rocambolesca fuga col bottino, un killer spietato e un inseguimento che riserva non poche sorprese: sono questi gli ingredienti di La regina dei diamanti, un romanzo scritto inequivocabilmente per un pubblico femminile, che tuttavia non presenta quell’infinità di odiosi luoghi comuni che generalmente infarciscono questi romanzi.
La regina dei diamanti – La recensione
Certo non consiglierei La regina dei diamanti a un uomo, ma sono contraria a un certo tipo di snobismo intellettuale che ritiene si possa parlare di “letteratura” o “narrativa” solo per determinati romanzi: credo che anche nella narrativa di genere – gialla, nera, rosa o turchina che sia – esista la qualità, esista lo scriver bene e l’essere in grado di confezionare un buon libro, gradevole da leggere e in grado di emozionare.
Partendo da questo presupposto, ritengo che nell’ambito del genere romantic-suspance, La regina dei diamanti sia un romanzo di ottima qualità, consigliatissimo.
Linda Howard
Casa editrice
Leggere editore
Anno
2011
Genere
Narrativa
Formato
Brossura
Pagine
333
ISBN
9788865080931
