Emanuele Trevi

Emanuele Trevi vince il Premio Strega 2021

Emanuele Trevi vince il Premio Strega 2021 con il romanzo Due vite (Neri Pozza). La proclamazione è avvenuta nella serata di ieri, con la consueta cerimonia nello scenario di Villa Giulia, a Roma.

L’evento che ha assegnato il premio a Emanuele Trevi è stato trasmesso in diretta su Rai 3. Una serata presentata da Geppi Cucciari, con la presenza di professionisti dell’editoria, autori, giornalisti ed operatori di settore.

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Emanuele Trevi vince il Premio Strega

Andrea Bajani, Il libro delle case (Feltrinelli) – 66 voti
Edith Bruck, Il pane perduto (La nave di Teseo) – 123 voti
Giulia Caminito, L’acqua del lago non è mai dolce (Bompiani) – 78 voti
Donatella Di Pietrantonio, Borgo Sud (Einaudi) –  135 voti
Emanuele Trevi, Due vite (Neri Pozza) – 187 voti

Chi erano i finalisti

Emanuele Trevi – Due vite

Emanuele TreviEmanuele TreviRocco Carbone e Pia Pera sono stati amici per oltre vent’anni, prima che un incidente in motorino uccidesse Rocco nel 2008 e la SLA Pia nel 2016. Le due vite del titolo sono le loro, prematuramente spezzate, imperfette dal punto di vista umano e professionale, eppure vissute intensamente.

Emanuele Trevi decide di raccontarle con affetto e schiettezza, dando voce letteraria a un’amicizia tra scrittori e quindi a un confronto intellettuale ancora vivo e complesso, ormai venato di rimpianto. (LEGGI LA RECENSIONE COMPLETA)

 

 

 

 

 

Edith Bruck – Il pane perduto

Il pane perduto è un libro che parla di una vita intera. Quella di Edith Bruck che attraversa l’infanzia, ricorda gli zoccoli di legno per tutte le stagioni, il ruolo della Polonia di Auschwitz, quello della Germania dei campi di concentramento.

Edith sopravvive ai lager con il sostegno della sorella più grande Judit ed inizia un’altra odissea. Il tentativo di vivere senza sapere come e con chi, il ricordo dietro di sé di vite bruciate, come quelle dei genitori; mentre davanti a sé c’erano solo macerie reali ed emotive. Il mondo le appare estraneo, nessuna accoglienza e nessun ascolto.

Così ancora una fuga verso un altrove in cui costruire la propria salvezza. L’autrice racconta la sensazione di estraneità verso i suoi stessi familiari che non hanno vissuto l’esperienza dei campi di concentramento, il tentativo di stabilirsi in Israele e l’invenzione di una vita nuova. E poi ancora le fughe, le tournée per l’Europa in un corpo di ballo composto da esuli.

Fino all’approdo in Italia, la direzione di un centro estetico e l’incontro con il compagno di una vita, il poeta Nelo Risi, che sancisce un sodalizio artistico e sentimentale che durerà oltre sessant’anni. (LEGGI LA RECENSIONE COMPLETA)

 

 

Donatella Di Pietrantonio – Borgo Sud

Borgo SudPoco prima dell’alba, Adriana bussa alla porta con un neonato tra le braccia. Sua sorella, che le apre, non sapeva nemmeno che fosse incinta. Da chi sta scappando la donna? Sarà davvero in pericolo?

Adriana porta sempre scompiglio, è impudente ma ti impone di guardare la vita in faccia, anche se la verità è scomoda e amara. Così le stanze della casa si riempiono di voci, di dubbi e domande.

Adriana in fuga entra così nell’appartamento di sua sorella e del marito, e con il suo modo di fare indicherà la crepa che intacca quel matrimonio: le assenze di Piero, la sua tenerezza e la sua eleganza distaccata. Tutto assume una valenza diversa.

Anni dopo i fatti, una telefonata costringe la narratrice di questa storia ad una partenza improvvisa dalla città francese in cui ha deciso di vivere. In una notte di viaggio tornano pensieri e sensazioni, torna un passato che la riporterà a Pescara, precisamente a Borgo Sud, la zona marinara. Sarà lì che potrà scoprire cosa è successo davvero. (LEGGI LA RECENSIONE COMPLETA)

 

Giulia Caminito – L’acqua del lago non è mai dolce

Giulia CaminitoIl lago di Bracciano è un insieme di odore di alghe limacciose e sabbia densa, di piume bagnate. Un cratere antico ora pieno d’acqua. In questo posto approda, in fuga da Roma, la famiglia di Antonia, donna fiera che da sola si occupa del marito disabile e di quattro figli.

Lei è una dona onesta, che non scende a compromessi, che crede nel bene comune e che vuole insegnare alla sua unica figlia femmina a contare solo sulla sua capacità di tenere la testa alta.

Così Gaia impara a non lamentarsi, a prendere tutti i giorni il treno per andare a scuola, a leggere libri e nascondere il telefonino, a tuffarsi nel lago anche con le correnti pericolose. Questa ragazzina piena di lentiggini sembra chinare il capo, invece i suoi occhi hanno una luce nerissima quando alza la testa. Ogni moto di ragionevolezza precipita in lei come in una notte buia, la stessa notte in cui sfreccia a fari spenti col motorino.

Gaia reagisce a tutto con violenza, sia alla banalità della vita sia ai torti subìti. Una violenza imprevedibile, la determinazione di una divinità muta.

Negli anni duemila, Gaia e i suoi amici crescono in un mondo lontano dalle battaglie politiche e civili, in un mondo fatto di oggetti posseduti o negati, dei primi sms e di acque immobili che segnano un futuro privo di orizzonti. (LEGGI LA RECENSIONE COMPLETA)

 

Andrea Bajani – Il libro delle case

Il libro delle caseA quante parti di noi siamo disposti a rinunciare per continuare a essere noi stessi? E soprattutto: dove abbiamo lasciato ciò che non ci siamo portati dietro? Quali case lo custodiscono in segreto o lo tengono in ostaggio?

Così, setacciando le case in cui ha vissuto è possibile raccontare la vita di un uomo e ricercare gli indizi di quello che viene definito un piccolo crimine: dire “io” sapendo che dietro c’è sempre qualche menzogna.

Il libro delle case è quindi la storia di un uomo, che qui viene chiamato “Io”, delle amicizie, del matrimonio, dei suoi rifugi, delle sue ferite. Ma anche della scoperta del sesso e della poesia, del distacco da una famiglia che si autodistrugge.

La storia di Io è un salto di casa in casa e avanti e indietro nel tempo. Ogni abitazione è come la tessera di un puzzle attraverso la quale costruire l’ultimo quarto del millennio e il primo degli anni zero. Io è giovane amante di una donna sposata in una casa di provincia, infante che insegue una tartaruga in un appartamento di Roma mentre dalla tv si rovesciano le immagini di Aldo Moro sequestrato e del corpo di Pasolini rinvenuto all’Idroscalo; è marito in una casa borghese di Torino, bohémien in una mansarda di Parigi e adulto in carriera in un albergo londinese; ragazzo preso a pugni dal padre in una casa di vacanza, e studente universitario buttato sopra un materasso; poi semplicemente un uomo, che si tira dietro la porta di una casa vuota. (LEGGI LA RECENSIONE COMPLETA)

Il voto dello Strega Off

Il 7 luglio si è riunita invece la giuria dello Strega Off, giunto alla sua quinta edizione. Una serata con gli autori al termine della quale è stata nominata vincitrice Giulia Caminito con L’acqua del lago non è mai dolce.

Il voto dello Strega Off riunisce il pubblico presente nella serata e quello delle riviste di settore, ed è uno dei voti collettivi di cui si tiene conto per la vittoria finale del Premio Strega.

Lo Strega Tour 2021

Dopo la proclamazione del vincitore, prosegue il tour del Premio Strega. Ecco le prossime date:

  • 10 luglio, Il Libro Possibile, Polignano;
  • dal 15 al 18 luglio, Festival Armonia del Salento, Alessano, insieme alla dozzina;
  • 23 luglio, Festival Letterature, Roma;
  • 29 luglio, Una montagna di Libri, Cortina d’Ampezzo;
  • 30 luglio, Marciana Marina, Elba;
  • 26 agosto, Benevento Città Spettacolo, Benevento;
  • 27 agosto, La città dei lettori, Firenze;
  • 28 agosto, Festival delle Emozioni, Terracina.
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