Snowpiercer

Snowpiercer – Vecchi e nuovi mondi su rotaie

Un viaggio nella fantascienza e nel futuro distopico. Questo è Snowpiercer, la serie tv ideata da da Josh Friedman, con Daveed Diggs e Jennifer Connelly.

Due stagioni (con la terza in arrivo) che sono l’adattamento televisivo dell’omonimo film del 2013, tratto a sua volta dal graphic novel Le Transperceneige.

Snowpiercer quindi si lega all’originale ma fa un salto in avanti, presentandosi come una vera storia che si dipana su più puntate, mettendo in scena la nostra contemporaneità spinta all’estremo.

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La trama

Una nuova era glaciale ha trasformato il pianeta in una landa isolata e ghiacciata. Sette anni dopo eccoci sullo Snowpiercer, un treno lunghissimo che ospita i sopravvissuti della razza umana.

Lo Snowpiercer viaggia attorno al globo in maniera perpetua, in attesa che le temperature tornino ad essere accettabili. Il treno è diviso in classi sociali: in coda i più poveri, tra cui Layton Well (Daveed Diggs) e Josie McConnell (Katie McGuinness).Poi i proletari, tra cui LJ Anderson (Annalise Basso) e i suoi genitori. Poi ci sono i ricchi, come Melanie Cavill (Jennifer Connelly), che è anche la voce del treno.

Vivono tutti chiusi lì dentro, senza sapere realmente cosa succeda nel treno, tra chi soffre la fame e chi vive nello sfarzo. Tutti sono sottomessi al fantomatico Signor Wilford (Sean Bean). Quando però iniziano a venire a galla le bugie, ecco che una rivoluzione mette a rischio l’intero treno, cambiando gli equilibri di potere.

Inizia così una dura battaglia che metterà di fronte il vecchio e il nuovo, un modello di treno contro un altro, e nel frattempo una scoperta potrebbe cambiare il destino dell’umanità.

Snowpiercer

Snowpiercer – La recensione

Snowpiercer è un thriller post-apocalittico che porta lo spettatore in un futuro distopico, in cui la razza umana viene quasi annientata per sua stessa mano. Per sopravvivere ricrea un modello di mondo che viaggia su rotaie, ma che sembra non aver imparato nulla dal passato.

Sul treno infatti viene riproposta la divisione in classi sociali che rispecchia la vecchia società, viene stabilito un ordine ferreo simile ad una dittatura. Il risultato del contesto in cui è ambientata la serie è più che positivo, con lo spettatore che viene proiettato nel mezzo delle violenze fisiche e psicologiche.

Come in ogni storia, però, è il conflitto a sconvolgere gli equilibri, ed in questo caso sarà la ribellione dei più poveri a cambiare le cose, con un moto che nasce dal basso e che inizia con un’indagine per omicidio.

I centri narrativi sono Melanie Cavill (che incarna il potere, il comando ma anche le conoscenze scientifiche) e Layton Well (il fondaio pronto a prendere il treno, colui che è sinonimo di giustizia e libertà). Inizia così una lotta che mette l’uomo contro se stesso oltre che contro la natura fuori dal treno. La macchina su rotaie passa da essere salvezza a vero e proprio pericolo.

E mentre la storia prosegue cambiano le prospettive, i segreti vengono a galla, i poli narrativi diventano tre. Il Signor Wilford prende vita, le lotte si moltiplicano e la domanda cruciale è: “è perdonabile mentire per dare speranza?”.

Snowpiercer a mio avviso è una serie ben riuscita, che ha però alcuni punti deboli nella storia, e un po’ si perde in qualche personaggio non proprio riuscito in pieno. Se Jennifer Connelly sembra essere il vero motore della vicenda (a cui poi si aggiunge Sean Bean), un antieroe costretta a rinunce, perdite, comandi e missioni quasi più grandi di lei, il personaggio di Layton Well non sembra avere abbastanza mordente, mai troppo convinto delle sue scelte.

A parte la neve e il ghiaccio quindi, ciò su cui concentrarsi è la questione politica e sociale, sul treno come mezzo di salvezza ma anche di reclusione, e sull’eterna battaglia tra la razza umana e ciò che di più oscuro contiene in se stessa.

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diDonato Bevilacqua

Proprietario e Direttore editoriale de La Bottega di Hamlin, lettore per passione e per scelta. Dopo una Laurea in Comunicazione Multimediale e un Master in Progettazione ed Organizzazione di eventi culturali, negli ultimi anni ho collaborato con importanti società di informazione e promozione del territorio. Mi occupo di redazione, contenuti e progettazione per Enti, Associazioni ed Organizzazioni, e svolgo attività di Content Manager.