Carnival Row

Carnival Row: mondi diversi che si incontrano

Orlando Bloom e Cara Delevigne sono i protagonisti di Carnival Row, serie tv che si muove tra il fantastico, il thriller e il noir in onda su Amazon prime.

Creata da Travis Beacham e Renè Echevarria, Carnival Row (otto episodi per la prima stagione, con la seconda stagione che dovrebbe concretizzarsi entro luglio 2021) e porta lo spettatore in ambientazioni fantasy-noir accompagnando l’ispettore Rycroft Philostrate che indaga sull’omicidio di una showgirl.

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La trama

Carnival Row è ambientata in una sorta di mondo alternativo in cui ci sono tre regni che sono in lotta tra loro. Il Burghe (una sorta di modello di società nuova ispirato alla Londra dell’età vittoriana ma cupo e inquietante), l’isola di Fae (terra misteriosa popolata da fate e creature soavi) e il Pact (forza oscura che mira a distruggere e conquistare gli altri regni.

Proprio da Fae giunge a Burghe Vignette Stonemoss, una fata bellissima e dal carattere tenace che ha intrapreso un durissimo viaggio dopo che la sua terra è stata conquistata dal Pact. Sfuggita al massacro ora cerca una nuova vita insieme a tanti altri come lei.

Sta però anche cercando di dimenticare un amore finito in maniera tragica, con un uomo che l’ha abbandonata anni prima: Rycroft Philostratos. Vignette però non sa che ora Philo si trova proprio a Burghe, dove è diventato ispettore di polizia e sta dando la caccia ad un killer che aggredisce e uccide le fate nel quartiere malfamato di Carnival Row. Perché solo lui sembra preoccuparsi di questi omicidi? E cosa nasconde il suo passato?

Carnival Row

Carnival Row – La recensione

Carnival Row ha il suo nucleo centrale nella storia d’amore terribile e faticosa di Vignette e Philo. E proprio questo sembra essere l’elemento caratterizzante, quello che in realtà il pubblico si aspetta. Certo, la bravura di Cara Delevigne e Orlando Bloom rende il tutto più apprezzabile.

Attorno a loro però viene creata una serie di altri personaggi che sono ben caratterizzati, che hanno una loro importanza, e che quindi permettono all’intero impianto di funzionare sufficientemente bene. Arriviamo al cuore della storia abbastanza velocemente, anche se pian piano emergono segreti importanti per la vicenda.

Altro aspetto da sottolineare positivamente sono le ambientazioni, davvero suggestive. Ben delineato il confine tra i vari mondi, soprattutto tra la magia di Fae e la frenesia quotidiana di Burghe, che come detto prende ispirazione dalla Londra dell’età vittoriana, in cui convivono borghesia, ricchezza ed estrema povertà. In questo senso va però sottolineato che Carnival Row mette in scena anche qualcosa di già visto: c’è qualcosa di Penny Dreadful ma anche qualcosa di The Alienist che sembra aleggiare su tutta la prima stagione.

Carnival Row però si concentra soprattutto sulla creazione di una sorta di modello alternativo di società, che mescola ed integra (per lo meno vuole farlo perché poi si scoprirà la debolezza della convivenza) più culture, più generi, più modi di vivere. L’integrazione e la segregazione sono dunque i concetti opposti che danno spinta a tutta la storia.

Ed insieme a questi due elementi c’è poi quello della scoperta e della difesa delle proprie origini e della propria identità. Un sentimento forte che si scontra con la società complessa in cui i protagonisti sono costretti a vivere, che regala odio, rabbia, amore, sensualità e anche commozione, ma che con estrema facilità regala e prende qualcosa.

Tra fate, uomini e fauni, Carnival Row è un viaggio in un universo alternativo, in cui mondi diversi si incontrano e, più spesso, si scontrano.

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diDonato Bevilacqua

Proprietario e Direttore editoriale de La Bottega di Hamlin, lettore per passione e per scelta. Dopo una Laurea in Comunicazione Multimediale e un Master in Progettazione ed Organizzazione di eventi culturali, negli ultimi anni ho collaborato con importanti società di informazione e promozione del territorio. Mi occupo di redazione, contenuti e progettazione per Enti, Associazioni ed Organizzazioni, e svolgo attività di Content Manager.