Le ragazze stanno bene

Le ragazze stanno bene – G. Cuter, G. Perona

Le autrici de Le ragazze stanno bene hanno parecchie cose in comune: innanzitutto l’anno di nascita 1990 e il nome Giulia, poi la laurea di stampo umanistico (una in Lettere, l’altra in Storia), la scuola Holden di Torino,  il lavoro in ambito editoriale e web e, dal 2016, anche il progetto Senza Rossetto, un podcast letterario con ospiti quali Bianca Pitzorno o Giulia Blasi.

Non da ultimo, sono entrambe donne che parlano delle donne di ieri e di oggi. E lo fanno benissimo in questo loro libro “Le ragazze stanno bene”, fresco di stampa per Harper Collins Italia.

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La trama

Alla vigilia del 2 giugno 1946 (scelta tra monarchia e repubblica italiana), molti giornali si preoccupavano di dispensare consigli (affatto richiesti) alle donne, per la prima volta al voto politico: «certi titolavano “Senza rossetto nella cabina elettorale”, invitando le donne ad andare a votare struccate, per non rischiare di sporcare la scheda di rossetto, rendendo così il voto nullo».

“Le ragazze stanno bene” si propone di raccontare gli ultimi trent’anni in Italia e nel mondo occidentale attraverso la narrazione in prima persona di un unico personaggio fittizio che in realtà, però, è la summa di tutte le voci femminili: esperienze personali delle autrici ma anche di nonne, mamme, amiche, donne che a vario titolo hanno contribuito a creare questo racconto, che diventa quindi “collettivo”.

“Le ragazze stanno bene” si mostra perfettamente in linea con la contemporaneità e riassume il percorso che ci ha condotti e condotte fin qui: cosa è stato fatto per la parità, a livello legislativo o di comunicazione mainstream, cosa resta da fare.

La recensione de Le ragazze stanno bene

Attraverso dieci capitoli molto densi di dati statistici accurati e aggiornatissimi, citazioni da libri, articoli di giornale e recenti studi, le creatrici di Senza Rossetto fanno il punto della situazione su argomenti quali l’educazione, il lavoro, la maternità, le relazioni, il matrimonio, il corpo femminile, così com’è percepito dalle donne stesse e dagli altri.

Spesso, dopo dati sconfortanti, seguono le buone notizie circa i cambiamenti positivi messi in atto ed è un po’ questo lo spirito che permea tutto il libro: un incoraggiamento a proseguire il cammino.

La bibliografia in fondo al libro è ricchissima e suddivisa per capitoli, elemento che aiuta a rendere facilmente reperibile il materiale a chi sicuramente vorrà approfondire con ulteriori letture.

Giulia Cuter e Giulia Perona sono mosse da autentica voglia di comprendere, di informarsi in modo scrupoloso perché vogliono raccontare «le sfide e la grandi possibilità che si aprono di fronte a noi».

“Le ragazze stanno bene” è un atto d’amore verso le donne italiane e la società tutta, un mezzo per acquisire consapevolezza sul proprio valore personale ma anche civico, un aggiornamento chiaro ed esaustivo su temi ancora molto dibattuti.

Fra trent’anni riprenderemo in mano questo libro preziosissimo e ripenseremo alla strada fatta e alle opportunità fornite dalle grandi sfide del presente.

«Non sarà un viaggio semplice, perché spesso non è semplice essere una giovane donna, ma di certo gli strumenti non mancano. Tutto sommato, le ragazze stanno bene».

copertina
Autore
Giulia Cuter
Casa editrice
Harper Collins
Anno
2020
Genere
saggistica
Formato
Brossura
Pagine
235
ISBN
9788869055652
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diMarta Lilliù

Sono nata ad Ancona nel 1985 e sono cresciuta ad Osimo. Sono laureata in Lettere (Università degli Studi di Macerata) con una tesi in Storia Moderna sulle Suppliche del XVIII sec. dell’Archivio Storico di Osimo. Sono diplomata in Pianoforte e in Clavicembalo (Conservatorio “G.Rossini” di Pesaro).
Dal 2012 abito e lavoro in Liguria, dove ho approfondito l’ambito della didattica musicale (abilitandomi all’insegnamento del Pianoforte presso il Conservatorio “N.Paganini” di Genova) e della didattica speciale, cioè rivolta al Sostegno didattico ad alunni con disabilità (Università degli Studi di Genova). Ho vissuto a Chiavari e Genova. Attualmente vivo a Sestri Levante, dove annualmente si svolgono il Riviera International Film Festival e il Festival Andersen.
Sono docente di Pianoforte a tempo indeterminato a Levanto, Monterosso e Deiva Marina.
Abbandono talvolta la Liguria per muovermi tra le Marche e Londra, città in cui ricopro ufficialmente il ruolo di...zia!