L’editoria italiana cresce nel 2019 soprattutto per quello che riguarda romanzi e saggi, sia in formato cartaceo che e-book. Dal 2010 tornano a segnare un valore positivo sia le vendite (+3,4% in librerie, grande distribuzione e store online) sia il fatturato (+4,9%).
Il settore dell’editoria italiana quindi registra un volume d’affari più importante di quello del 2011 (1,493 miliardi, e-book compresi, contro 1,432), anche se c’è da registrare come la pirateria sottragga a questo mercato ben 247 milioni di €.
I dati dell’analisi AIE
Sono questi i dati dell’analisi di mercato sull’editoria italiana di varia realizzata dall’Associazione Italiana Editori (AIE) insieme a Nielsen, illustrati a Venezia dal Presidente Ricardo Franco Levi.
Il mercato di varia nei canali trade vale oggi 1,422 miliardi (+4,9% rispetto al 2018), mentre nel 2011 valeva 1,432 miliardi. Le copie fisiche vendute sono state 90,1 milioni (+3,4%), e nel 2011 erano 109 milioni. Per quello che riguarda gli e-book invece, il mercato vale 71 milioni di €, con +6% rispetto al 2018. Dati che sono migliori rispetto agli altri Paesi: il mercato francese è cresciuto del 2%, quello tedesco dell’1,4%, e quello in USA arretra dell’1,3%.
Gli store online coprono, tra i canali di vendita, oltre un libro su quattro (il totale di 26,7% con una crescita di 2,7 punti rispetto al 2018), mentre le librerie perdono quote di mercato (66,2% delle vendite in calo del 2,8%). Stabile la distribuzione organizzata (7%).
In generale un po’ ovunque si registra un calo delle librerie come canale di vendita principale, con gli store online che sono passati dal 3,8 al 26,7% in dieci anni. Le librerie sono calate di quasi 12 punti, e la grande distribuzione di 11 punti.
Editoria italiana: cosa leggono gli italiani
Molto bene, in termini di vendite, la narrativa italiana, che cresce sia come copie vendute (13,8 milioni con un +6,2%) sia come fatturato (205,9 milioni con un +7,3%). Bene anche la non fiction specialistica (+9% di valore, 261,3 milioni e +5% di copie vendute con 10,4 milioni) con filosofia, psicologia e manuali per concorsi.
Cala invece la narrativa straniera con -1% e 251,4 milioni di valore, mentre le copie vendute calano del 2,8% (17,3 milioni di copie). rallenta il settore bambini e ragazzi, anche se le vendite restano buone con 20,9 milioni di copie (+2,9%) e un valore di 246,7 milioni (+3,4%).
Nel settore editoria italiana, grazie alla App18 sono stati spesi 132,4 milioni di €, il 69% della spesa totale, anche se la dotazione di questo strumento si è ridotto nel tempo, e nel 2020 sarà di 160 milioni. Un impatto che potrebbe essere pesante, sommato anche alla nuova legge sul libro appena approvata (LEGGI QUI TUTTI GLI APPROFONDIMENTI).