Gustave Flaubert

Gustave Flaubert: Emma Bovary sono io

La vita, la fama, la storia di Gustave Flaubert sono indissolubilmente legate al suo romanzo di maggiore successo, Madame Bovary (1857).

E non potrebbe essere diversamente visto che il romanzo ha preso vita dalla creatività dell’autore, ma a sua volta ne ha condizionato e di molto la vita, rendendolo consapevole che da quel momento nulla sarebbe più stato come prima.

MADAME BOVARY – LEGGI LA RECENSIONE

Flaubert ricostruisce la nascita dell’idea e l’evolversi della narrazione nella corrispondenza con l’amata Louise Colet (“Lettere a Louise Colet” non nasce come libro, ma è una raccolta postuma appunto di lettere).

E’ il settembre del 1851 e Flaubert ha già deciso quale sarà la storia del libro che si accinge a scrivere
“Ieri sera ho iniziato il romanzo. Intravedo molte difficoltà di stile che mi spaventano. Non è cosa da poco essere semplici”.

E Flaubert ne viene completamente pervaso, rapito sino ad identificarsi con i suoi personaggi, con le loro emozioni, passioni e delusioni “…Le lacrime mi scorrevano sul volto. Mi ero commosso da solo scrivendo e gioivo per le frasi che avevo trovato con soddisfazione.”
Vittima del suo stesso personaggio, tanto da arrivare alla considerazione: La Bovary sono io.

Madame Bovary

Gustave Flaubert è iniziatore del naturalismo il movimento letterario nato in Francia nella seconda metà dell’800, condiviso con autori come Guy de Maupassant, Emile Zola.

Lo scrittore naturalista racconta e rappresenta i suoi personaggi in contesti precisi: l’ereditarietà, l’ambiente sociale e l’epoca storica.

La realtà deve essere espressa oggettivamente, ogni considerazione personale deve essere affidata alle cose, ai fatti narrati.

E Gustave Flaubert in questo è maestro con descrizioni accurate, quasi maniacali di situazioni, personaggi, ambienti, stati d’animo intorno ai quali si sviluppa la narrazione. A parlare per lui, a esprimere i suoi pensieri, le certezze e i dubbi sono i suoi personaggi, Emma in primis.

Oggi una storia di adulterio non solo non farebbe scandalo ma non costituirebbe nemmeno una particolare novità letteraria.

Ma a metà dell’800 le illusioni romantiche della moglie di un medico di campagna, i suoi legami adulteri, le pulsioni erotiche, descrizioni giudicate scandalose urtano la sensibilità dei tradizionalisti francesi.

L’autore viene denunciato e processato per oscenità poco dopo la pubblicazione.

Ne esce senza condanna ma il clamore suscitato dalla vicenda infiammano la curiosità e l’interesse delle masse, consacrando al successo il romanzo e il suo autore.

Emma Bovary più di ogni altro personaggio esprime lo spirito dell’uomo moderno. Insoddisfatta, alla ricerca di uno stile di vita migliore, di passioni travolgenti diventa una eroina. Non suscita rancore, odio ma tenerezza, comprensione nelle lettrici che in lei si immedesimano e nei lettori che ne subiscono il fascino.

Ma più di ogni altro è lo stesso Gustave Flaubert a vivere sentimenti contrastanti di amore e di odio nei confronti del personaggio che ha creato. E ne rimarrà soggiogato per sempre.

“Io sto morendo, ma quella puttana di Emma Bovary vivrà in eterno.”

 Gustave Flaubert Rouen12 dicembre 1821 – Croisset8 maggio 1880

Principali opere:

L’educazione sentimentale (1845)

La tentazione di Sant’Antonio (1849)

Salammbô (1862)

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diSteve Fortunato

Piemontese di origine e milanese d’adozione. Imprenditore da sempre, ha sfogato principalmente nel marketing e nella comunicazione la creatività e il desiderio di nuovi orizzonti e di nuove sfide. Razionale e impulsivo, istintivo e sensibile. Racconta vicende e persone con una visione nichilista e un linguaggio crudo, duro, scarno a volte, che però sa cedere a momenti delicati, di sottile nostalgia.