Il brigatista

Il brigatista e un nuovo thriller in libreria

La casa editrice minimum fax ha portato in libreria, lo scorso giugno, il ritorno del maestro del thriller Herbert Lieberman (Il fiore della notte) e il racconto di una storia molto italiana firmato da Antonio Iovane (Il brigatista).

il fiore della notteIl fiore della notte di Herbert Lieberman

A New York la primavera annuncia ogni volta una rinascita: il clima si fa mite dopo i rigori dell’inverno, e la luce si ferma più a lungo, tenendo lontana la notte e i suoi orrori. Per il detective Francis Mooney, ormai anziano, solitario e insofferente a ogni regola ma tollerato dai superiori per i tanti casi risolti che lo rendono pressoché intoccabile, aprile è davvero il mese più crudele, perché è proprio in questo periodo che, ogni anno, un misterioso assassino uccide le sue vittime. Qualsiasi passante si trovi nella zona dei teatri intorno alle dieci di sera, l’ora in cui la folla è più numerosa, può diventare il bersaglio ignaro di un grosso blocco di cemento lasciato cadere dal tetto di un palazzo. Le vittime sono ormai cinque, e la polizia insiste ad archiviare le loro morti come “accidentali”, ma Mooney è certo che dietro l’apparente casualità di questi incidenti si nasconda la mano di un serial killer. Comincia così un’indagine serrata, solitaria e ossessiva, che porterà il detective a fare i conti con Charles Watford, un personaggio inconsueto, inaffidabile e pericoloso che però è anche l’unico a poterlo aiutare nella ricerca della verità. Thriller insolito e originale, ricco di pathos e di personaggi che rimangono impressi nella memoria, Il fiore della notte conferma l’unicità e il talento di uno scrittore finora ingiustamente trascurato: forse perché è troppo in anticipo sui suoi tempi.

 

 

Il brigatistaIl brigatista di Antonio Iovane

Spiaggia di Castelporziano, luglio ’79. Durante il Festival dei poeti due militanti delle Br vengono arrestati in una sparatoria. Uno dei due, Jacopo Varega riesce a scappare dall’ospedale in cui è stato ricoverato, e a Roma si apre la più grande caccia all’uomo dai tempi del rapimento Moro. Pochi giorni dopo la giornalista televisiva Ornella Gianca riceve una telefonata: dal suo nascondiglio in un appartamento disabitato della periferia romana, Varega ha deciso di rivelare il nome di chi lo ha tradito e di raccontare, davanti a una telecamera, il decennio dell’odio, iniziato il 12 dicembre del 1969 con la strage di piazza Fontana a Milano. Con il ritmo serrato di un thriller, tra snodi storici e intrecci sentimentali, entriamo nella mente del brigatista per indagare le ragioni che spinsero un gruppo di giovani a imbracciare le armi e uccidere. Questa è la storia della caccia ai brigatisti da parte degli uomini del generale Dalla Chiesa, ed è la storia dell’Italia. L’Italia eversiva delle stragi e della strategia della tensione; l’Italia della cacciata di Lama dall’università, dei poliziotteschi, dell’epidemia di colera a Napoli e della diffusione dell’eroina. L’Italia di Aldo Moro, del commissario Calabresi, di Indro Montanelli e Gian Maria Volonté. Un paese in cui la verità è sempre stata una contraddizione, un intrigo internazionale, ma anche una questione privata.

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