Antonio Moresco – L’addio

Con L’addio, Antonio Moresco segna un inizio ed una fine. Un’opera di congedo che è come una “cometa che si è staccata da un corpo infinitamente più grande”, ma anche la prima volta per l’autore in un genere letterario nuovo: il romanzo poliziesco.

Nel titolo del suo ultimo libro, Antonio Moresco mette tutto se stesso; ne L’addio c’è un’idea di fine, di un cammino giunto a conclusione. Ma c’è anche l’idea di morte, di un senso di chiusura che pervade tutto il romanzo e del dolore che riempie la vita e l’animo del protagonista. D’arco, infatti, è un poliziotto morto, ucciso nella città dei vivi e che ora popola insieme a tanti altri la città dei morti. Due città che però sono in collegamento tra loro, si assomigliano, si rincorrono. Anche la polizia dei due mondi instaura una rete di collaborazione, che sarà resa ancora più palese quando D’Arco dovrà tornare tra i vivi per compiere una missione e fermare un massacro di innocenti. E ad accompagnarlo ci sarà un bambino, senza più voce e con una grande cicatrice sul collo. Moresco crea così una coppia di eroi, che sono prima di tutto in lotta con loro stessi, con il loro passato, con le loro cicatrici, appunto. Eroi solitari che si ritrovano accomunati dalla sete di giustizia, e che rendono viva l’idea di una storia che è in realtà una continua battaglia tra la vita e la morte.

Antonio Moresco
Antonio Moresco

L’addio è una ragnatela di dubbi e domande gettate in pasto al lettore nell’impossibilità della risposta. Viene prima la vita o la morte? In che modo l’uomo può cambiare la spirale degli eventi? Che cos’è il destino? Il libro di Antonio Moresco, insomma, è un modo per parlare del male che affligge il mondo, del rapporto indissolubile tra bene e male, tra vita e morte, tra realtà e sogno. Si può parlare di una storia “totale”, perché da questi rapporti, da questi dualismi, traggono forza tutti i personaggi, che sembrano prendere letteralmente vita nello spazio del punto interrogativo. L’addio è un percorso di conoscenza: così come l’autore sonda un territorio narrativo nuovo, i suoi protagonisti solcano il confine del conosciuto e del comprensibile, prima dentro di loro e poi nel mondo, vivo o morto che sia. In un momento particolare della sua vita, l’autore riesce a trasferire ogni interrogativo in un libro, che a tratti sembra sfociare in un universo fin troppo mistico, dando al romanzo poliziesco le sfumature ancora più scure e grigie del noir, del soprannaturale. Il tratto visionario di Moresco sembra non bastare a se stesso, sembra voler trovare sfogo nella terminazione della scrittura, che è fine dell’ultimo romanzo, fine di una carriera e fine di una certa materialità che lascia spazio ad un modo nuovo di vedere le cose, un occhio clinico e trascendente che indaga, scruta, ricerca.

Così questo è L’addio di Moresco: una fine parziale così come parziale è la vita; un modo per lasciare il segno su ciò che è stato; un dubbio che rimane e un percorso tracciato che parte dall’intimità e arriva ad una nuova dimensione.

ISBN
9788809828025
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diDonato Bevilacqua

Proprietario e Direttore editoriale de La Bottega di Hamlin, lettore per passione e per scelta. Dopo una Laurea in Comunicazione Multimediale e un Master in Progettazione ed Organizzazione di eventi culturali, negli ultimi anni ho collaborato con importanti società di informazione e promozione del territorio. Mi occupo di redazione, contenuti e progettazione per Enti, Associazioni ed Organizzazioni, e svolgo attività di Content Manager.