Jonny Greenwood, il video di "Hu" diretto da Paul Thomas Anderson

Di recente, Jonny Greenwood ha realizzato un album, Junun, con il compositore israeliano Shye Ben Tzur, il gruppo di musicisti indiani Rajasthan Express e il produttore dei Radiohead, Nigel Godrich. Assieme a Greenwood c’era anche il regista Paul Thomas Anderson, che ha girato un documentario con lo stesso titolo dell’album. Ora è online un frammento proprio dal lavoro di Anderson (con cui Greenwood ha collaborato per numerose colonne sonore), il video di Hu: potete ammirarlo qui sotto.

Jonny Greenwood (attualmente in studio con i Radiohead per la registrazione del nuovo album) ha raccontato di aver inciso il disco al Mehrangarh Fort di Jodhpur. «Abbiamo vissuto per quasi tre settimane e registrato un disco con 12 musicisti indiani», ha spiegato il chitarrista, che ha descritto i pezzi come un mix di «musica araba, indiana e occidentale». «È stato fantastico lavorare con colleghi indiani», ha proseguito Greenwood. In India, «c’è musica dappertutto. Quando eravamo in pausa dalle registrazioni, questi musicisti suonavano ancora. Cosa che non accade in Inghilterra».
La collaborazione con Paul Thomas Anderson non è cosa nuova. Per il regista americano, Greenwood ha scritto le colonne sonore di svariati film: Il petroliere (2007, per il quale ha vinto l’Orso d’argento), Norvegian wood (2010), The master (2012) e Vizio di forma (2014). Il tutto senza dimenticare il primo amore: i Radiohead. Nelle ultime settimane, Greenwood non ha mancato di fornire anche indicazioni sul seguito di The king of limbs. Per esempio, in un’intervista al fansite At Ease ha raccontato che tra i brani in lavorazione c’è anche Lift, canzone del 1996 che Greenwood ha paragonato alla bellissima Nude, contenuta in In rainbows. Anche Nude era un vecchio pezzo, che ha preso forma solo con il disco del 2007. «Lift è proprio così. Quando l’idea è quella giusta, è giusta. Non importa quale sia la forma».
Il successore di The king of limbs si avvarrà dell’uso di un’intera orchestra sinfonica: sarà interessante capire in che modo la fascinazione di Greenwood per la musica contemporanea, etnica e le colonne sonora riuscirà ad amalgamarsi con la passione per i suoi elettronici di Thom Yorke, protagonista di recente anche al Club to Club di Torino.
 
 

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