Esce l’autobiografia di Hans Christian Andersen

Segnaliamo l’uscita in libreria per Donzelli Editore de La fiaba della mia vita, autobiografia scritta da Hans Christian Andersen: questa edizione è curata da Bruno Berni, già curatore, tra l’altro, di un ciclo di fiabe scandinave per Iperborea: dopo quelle lapponi, di recente è stato il turno proprio delle fiabe danesi (qui la nostra recensione).

Leggiamo sul sito di Donzelli: «Andersen aveva tutte le ragioni per credere d’aver vissuto una fiaba: figlio di un ciabattino, cresciuto in una famiglia povera, e presto orfano di padre, a soli quattordici anni abbandona la piccola Odense e se ne va per il mondo in cerca di fortuna. Intanto a Copenaghen, poi chissà. A guidarlo è un sogno: il giovane Hans Christian non sa bene ancora come, ma ci riuscirà; d’altronde, una fattucchiera ha letto i fondi di caffè e ha rivelato alla madre: «suo figlio diventerà un grand’uomo!». Andersen sa che, sia pure tra mille difficoltà e stenti, tra ostilità e derisioni, da grande farà l’«artista», non importa se ballerino, cantante o poeta. E infatti gli basteranno pochi anni per entrare a pieno titolo nell’élite culturale europea, come uno dei più grandi scrittori di fiabe. Da quel momento in avanti la scena del mondo è tutta per lui: è accolto nelle corti più importanti, dove re e regine si commuovono mentre lo ascoltano leggere le sue storie, e nei più prestigiosi salotti, dove incontra gli artisti del momento: da Dumas a Rossini, da Dickens a Wagner.

Andersen però non dimentica di essere un figlio del popolo, ed è la gente comune che lo incuriosisce quando passeggia per le strade di Roma o per i vicoli di Costantinopoli. Ma a catturarlo è soprattutto la natura: lo splendido scenario innevato delle Alpi come la superficie infuocata di un Vesuvio in eruzione, il paesaggio aspro delle coste scandinave come la vista dell’oceano che bagna Tangeri. Questa autobiografia è la sua fiaba più bella, anche perché ci lavorò per tutta la vita […]. Il lettore scoprirà in queste pagine come le più famose fiabe di Andersen – dalla Piccola fiammiferaia al Brutto anatroccolo – siano legate a doppio filo alla sua biografia, quasi che lo scrittore cercasse la fiaba in tutto ciò che vedeva».

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