Bi Feiyu – Tre sorelle

Delicato nelle atmosfere, nei personaggi, nella narrazione, Tre sorelle è una scoperta graduale, un vortice crescente di intensità, che scuote con stupore e lievità. Sorprende, fa indignare, mostra lo spaccato di una Cina rurale e maoista, inedita nelle luci e nelle ombre, si serve di un tono a metà tra la farsa e la tragedia.

Bi Feiyu, scrittore amatissimo e pluripremiato nel suo Paese d’origine, racconta la vita di una famiglia contadina, che vive in un villaggio dalle strette vedute, maschilista e bigotto. Il capofamiglia è il segretario locale di Partito, adultero e arrabbiato con la moglie, poiché continua a partorire figlie femmine, senza dargli un erede maschio. Pettegolezzi e racconti inverosimili ammantano la casa dei Wang, mentre nell’ambiente domestico a predominare sono le sette figlie femmine, protagoniste di scontri esasperati e affetti genuini, di tradimenti e riconciliazioni.

Il romanzo è così diviso in tre blocchi, scandito dalle voci narranti, tutte al femminile, di tre sorelle della famiglia Wang: Yumi, la primogenita, costretta ad assumersi le responsabilità di una donna adulta e a tenere alto l’onore della famiglia; Yuxiu, la secondogenita, languida e civettuola, che ha il fascino di una volpe, destinata però all’infelicità; Yuyang, la più piccola, rotonda e goffa, ingenua e privilegiata, perché frequenta una scuola a Pechino.

Si susseguono incessantemente la narrazione della nascita del piccolo Ottavo, il figlio maschio tanto desiderato dal segretario Wang, che nel frattempo seduce quasi tutte le donne del villaggio; il primo amore di Yumi sacrificato a causa del disonore caduto sulla famiglia e il suo matrimonio con un membro del Partito, più vecchio di lei di vent’anni; il prezzo alto pagato da Yuxiu per la sua bellezza, diventata una maledizione. E ancora l’isolamento della madre da una famiglia a cui sente di non appartenere più, il mondo collegiale a cui appartiene Yuyang con un corollario di rivalità e competizioni insane, i ricordi infausti che pendono come una spada di Damocle sul capo di Yuxiu.

Piccoli episodi sono incastonati in un unico grande mosaico, mentre i detti di Mao sono messi in bocca a contadini e burocrati e gli eventi della rivoluzione sono appena accennati, ma vividi. Il lettore si sente accompagnato dentro vite dilaniate da scossoni e violenze, rinvigorite da gioie approssimative, dentro esistenze approntate su scelte necessarie, ma travolte da un destino fallace.

ISBN
8838932301
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