La terribile vicenda di Casale Monferrato sta facendo molto parlare di sè: il riferimento è ai morti (circa 3000) avvelenati dall’amianto dopo 30 anni vissuti con l’Eternit (sapete, quelle tettoie di fibrocemento che si vedono ogni tanto in giro…). Già negli anni Sessanta era stato dimostrato che la dispersione delle polveri di amianto, in seguito all’usura del materiale, provocavano alcune particolari forme di tumore: eppure, le aziende continuarono nella produzione fino a vent’anni più tardi, con gravissime conseguenze per la salute degli operai. Ora, la malattia ha un periodo d’incubazione di circa trent’anni, per cui la situazione è drammatica anche per le generazioni attuali.
Casale è, quindi, tutto fuorchè un posto sicuro. Eppure Un posto sicuro è proprio il titolo del film che racconterà la vicenda, con protagonista (e produttore) Marco D’Amore, già visto in Gomorra. La serie. L’attore vestirà i panni di Luca, un ragazzo il cui padre si ammala in seguito all’esposizione all’amianto. «Un posto sicuro è una grande storia d’amore che ha sullo sfondo la vicenda Eternit. Luca ha poco più di trent’anni e vive di lavori saltuari. Ha passato a Casale lunga parte della sua esistenza e ha sempre sentito parlare di amianto, senza però avere una percezione chiara della vicenda umana e operaia, e poi politica e giuridica. Si riavvicina al padre quando quest’ultimo scopre di avere un cancro incurabile, dovuto al suo lavoro di operaio alla Eternit, e proprio attraverso gli incontri conosce ciò che è accaduto lì negli ultimi 50 anni» ha raccontato D’Amore a la Repubblica.
Chissà che l’implicita denuncia nel film non aiuti a lenire un po’ il dolore dei famigliari delle vittime, soprattutto dopo la recente sentenza della Cassazione che ha annullato le condanne per prescrizione. Le riprese della pellicola inizieranno a gennaio 2015, per la regia di Francesco Ghiaccio.