Ogni tanto faccio un sogno, e nel mio sogno ci sono io al tavolo di un ristorante e davanti a me la sagoma di un pezzo del mio passato coi capelli biondo cenere, lo sguardo fiero e duro ma un accenno di sorriso di fronte ad una bottiglia di buon vino e la possibilità di parlare del tempo andato, del presente e del futuro senza imbarazzo né paure, ma con la voglia di scoprire se è cambiato qualcosa, e se sì in che direzione. Nel mio sogno, insomma, non ci sono logiche di tempo che separino amicizia e amore, quelle che invece esistono nella vita reale, quando due persone che sono state insieme si separano, e devono prendere strade diverse per guarire le ferite.
Ogni volta che Eric-Emmanuel Schmitt esplora i sentieri di sentimenti e amore è come se prendesse un corpo per scomporlo pian piano, partendo dalla testa e dal cuore, attraversando i processi mentali e le sicurezze umane di poter controllare il destino, la vita, un altro corpo o un’altra mente. Adam e Louise, protagonisti di Elisir d’amore, potreste essere benissimo voi, che dopo cinque anni di amore travolgente vi siete lasciati dolorosamente, incapaci di credere che le cose, tutte, si consumano. Incapaci di credere, magari, che nonostante la distanza due menti possano aver voglia di continuare a comunicare nonostante i corpi siano così distanti. Ci sono due cose che non svaniscono né con la distanza né col tempo: l’intimità e l’odore. Ecco, in questo libro li sentirete entrambi, proprio come in un sogno; e sentirete due vite che tornano a raccontarsi storie, vicende, amori, paure, desideri. L’odore e l’intimità nascondono, però, la trappola della fatidiche domande: si può essere amici con una persona con cui si è condiviso un amore profondo? Possono amicizia e passione incontrarsi o sono destinati a rimanere incompatibili?
Se lo chiedessi una domenica mattina a colazione ad una persona che vive lontana, probabilmente mi direbbe che non riuscirebbe a guardare negli occhi il suo ex per più di trenta secondi, non per l’imbarazzo, ma per la voglia di riprovarci e vedere se ora funzionerebbe! Poi mi direbbe anche che l’amicizia, a volte, può finire a letto, ma che il sesso cambia sempre qualcosa, e allora o è rottura o è amore. Se lo domandassi nel bel mezzo di una serata non troppo fredda di fine settembre ad una persona che ho imparato a guardare troppo da lontano o troppo da vicino, forse direbbe che serve tempo, quello per far passare il disagio che nasce nel vedere la felicità dell’altro senza di te, ad affievolire quel sentimento di appartenenza e frustrazione, di indecisione, convincersi che lui o lei non è più tuo o tua, semmai lo fosse stato/a; il tempo giusto, insomma, per riempire la propria vita di altro, svuotarsi del passato e ricostruirsi in maniera libera. Poi, però, mi direbbe anche che la differenza tra amicizia e amore sta nei consigli disinteressati, che l’amore tende ad accentrare, che non è vero che chi più ama più lascia libero, che l’amicizia è più pura, è voler bene indipendentemente da tutto, mentre l’amore è «voglio il tuo bene con me». Che anche un’amicizia può trasformarsi, che attrazione fisica e contatto sono segnali indiscutibili.
Potrei domandarlo in una strada in salita a quella persona che scappa e non si fida mai troppo. Mi direbbe che sono domande difficili, e che poi si scende nel privato. Troppo rischioso. Così, anche la persona con cui condivido un paio di pranzi a settimana, mi direbbe che non può rispondere, perché di amore ce n’è solo uno, e non ci si dovrebbe mai lasciare, semmai sposare. E se lo domandassi alla sagoma del mio passato nel mio sogno, mi guarderebbe con sospetto e mi risponderebbe con un’altra domanda, prima di finire l’ultimo bicchiere e ricordarmi che in un sogno il tempo non esiste. Insomma, ognuno ha la sua risposta, quella che crede giusta o quella che gli dà più tranquillità; almeno fino al prossimo cambiamento o alla prossima fine, fino alla prossima passione (che non è detto voglia dire amore) che stravolge un’amicizia; fino al prossimo sogno.
9788866325178