“1960”, la Roma di Colombati tra colpi di stato e John Fante

Arriverà in libreria il 28 ottobre il nuovo romanzo di Leonardo Colombati, 1960, edito da Mondadori.

La trama mescola storia e fiction. Teatro della vicenda, la Roma del 1960, impegnata con i XVII Giochi Olimpici. Negli ambienti dei servizi segreti si diffonde la voce che ci sarà un tentativo di rapimento ai danni del presidente Gronchi da parte di una frangia deviata degli stessi servizi e di un gruppo di attivisti di estrema destra.

In 1960, Colombati (già autore di volumi come Perceber, Rio e Il re, nonché curatore di Bruce Springsteen. Come un killer sotto il sole) traccia un affresco dell’Italia del boom economico, dando vita ad una vicenda con protagonisti veri e inventati. Tra i primi, lo scrittore americano John Fante, chiamato a Roma da Dino De Laurentiis per scrivere una sceneggiatura cinematografica. Agli occhi dell’autore di Chiedi alla polvere, la Città Eterna si configura come un gigantesco set, un mix di La dolce vita, La noia, I soliti ignoti, La notte e Accattone, «un mondo sfavillante che danza davanti ai suoi occhi al ritmo di cha cha cha e rock’n’roll», per dirla con le note stampa. 

Tra i personaggi inventati, Agostino Savio, agente segreto affascinante e ambiguo, e Olimpia Meneguzzer, figlia di un maggiore del SIFAR implicato in un tentativo di colpo di stato: intorno al suo fascino di adolescente incantatrice ruotano tutti i personaggi di questo intrigante romanzo. 

Ecco la copertina di 1960:

 

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