Lana Del Rey contro il Guardian

La settimana scorsa, Lana Del Rey aveva rilasciato un’intervista al Guardian decisamente shock. La musicista americana, che da qualche giorno ha pubblicato il suo nuovo album, Ultraviolence, aveva dichiarato  «vorrei essere già morta». «Non vorrei continuare a fare tutto questo», aveva aggiunto, «ma lo faccio».

Ora, però, la Del Rey ha spiegato che quelle risposte le sono state in un certo senso estorte. In una serie di tweet (poi cancellati) ha scritto che non voleva rilasciare un’intervista ma che il giornalista ha insistito, e che «nascondeva ambizioni sinistre». «Forse è il tipo annoiato, alla ricerca di qualcosa di interessante da scrivere», ha aggiunto la Del Rey, secondo cui le domande personali e sulla morte erano «calcolate». Ecco i tweet rimossi:

Come noterete, nel primo tweet la Del Rey nomina un certo Alexis, che è uno dei critici del Guardian, Alexis Petridis. Il punto, però, è che la songwriter è stata intervistata da un altro redattore, Tim Jonze, il quale in un articolo ha respinto tutte le accuse, spiegando che durante i 70 minuti dell’intervista la cantante «è stata una compagnia deliziosa, ed è stata felice di continuare oltre il tempo prestabilito». Jonze, inoltre, spiega anche di non essersi “mascherato” da fan, ma di «apprezzare veramente la sua musica». «Non mi piace chiedere ad una pop star se pensi che l’idea di morire giovane sia attraente – è una faccenda oscura, ma non è una domanda allusiva. Ha avuto ogni opportunità per dire no».

La Del Rey, evidentemente, non l’ha fatto. Secondo Jonze, la popstar «sembra annoiata dal fatto che volessi farle dire qualcosa di interessante e che le abbia fatto delle domande che l’abbiano costretta a farlo. Be’ mi dispiace, Lana, ma quello è il mio lavoro».

L’impressione è che nelle prossime ore non mancheranno sviluppi sulla faccenda. Nel frattempo, riguardiamoci il video dell’ultimo singolo della Del Rey, Shades of cool:

SOSTIENI LA BOTTEGA

La Bottega di Hamlin è un magazine online libero e la cui fruizione è completamente gratuita. Tuttavia se vuoi dimostrare il tuo apprezzamento, incoraggiare la redazione e aiutarla con i costi di gestione (spese per l'hosting e lo sviluppo del sito, acquisto dei libri da recensire ecc.), puoi fare una donazione, anche micro. Grazie