Domani saranno vent’anni dalla morte del leader dei Nirvana, Kurt Cobain, suicida a soli 27 anni (in realtà, si è parecchio discusso sulle cause della sua morte). Per ricordarlo, Rizzoli pubblica Nevermind (che è anche il titolo di un famoso album del ’91 dei Nirvana), graphic novel di Tuono Pettinato, nome d’arte di Andrea Paggiaro, classe 1976, uno dei più noti volti del fumetto italiano.
Nel suo libro non sono sottolineate solo le fragilità di Cobain, le stesse che lo porteranno all’auto-distruzione, alla dipendenza dall’eroina e a spararsi un colpo di fucile: Kurt era anche un bambino, sponteano, intelligente, iperattivo, in seguito profondamente segnato dal divorzio dei suoi genitori. Poi un adolescente complicato, deciso ad andarsene da un luogo chiuso, che uccide i sogni piuttosto che coltivarli. Infine, un musicista talentuoso, che vive con difficoltà il ruolo della rockstar, sempre sotto i riflettori. Ad accompagnarlo nella graphic novel ci sarà l’amico immaginario Boddah, qui con le sembianze del tigrotto Hobbes di Bill Watterson.