È morta all’età di 85 anni Shirley Temple, l’ex bimba dai riccioli d’oro di Hollywood.
Nata nel 1928, aveva iniziato a ballare a soli 3 anni. La sua carriera conobbe una rapida ascesa grazie a Charles Lamont, uno dei direttori di Educational Pictures che la scritturò, mentre dal 1933 iniziò la collaborazione della piccola attrice con la 20th Century Fox.
La Temple portò sullo schermo sempre dolci piccole protagoniste, dotate di una grande personalità, forza e maturità, nonostante la giovane età. Durante il periodo della Grande Depressione i suoi film aiutarono il pubblico americano a trovare momenti di conforto nonostante le conseguenze della terribile catastrofe economica che incombeva sul Paese. Lo stesso presidente Roosvelt disse: «As long as our country has Shirley Temple, we will be all right». Addirittura, per perpetrare la sua immagine di enfant prodige il suo certificato di nascita venne alterato, con la data spostata in avanti di un anno, al 1929.
In età adulta, la Temple si dedicò alla politica, candidandosi al Congresso degli Stati Uniti per il Partito Repubblicano. È stata rappresentante dell’ONU per il suo Paese a fine anni Sessanta, e ambasciatrice per gli USA in Ghana e in Cecoslovacchia.
La Temple fu omaggiata più volte nel corso della sua carriera: da Dalì che dipinse Shirley Temple, il più giovane mostro sacro del cinema, a Henry Farrell, che nel scrivere il suo Che fine ha fatto Baby Jane? si ispirò alla storia della Temple per il personaggio poi trasposto al cinema dalla grande Bette Davis.
Shirley Temple, il più giovane mostro sacro del cinema di Dalì