Doors, Robby Krieger annuncia un concerto per Ray Manzarek

«Vogliamo mettere assieme gli idoli di Ray, e magari anche quelli per i quali l’idolo era Ray, per un concerto quest’estate, forse al Greek o all’Hollywood Bowl». Il Ray in questione è Ray Manzarek, indimenticato tastierista e fondatore dei Doors, scomparso nel 2013 all’età di 74 anni, e la battuta l’ha pronunciata l’ex compagno di band Robby Krieger in un’intervista all’Hollywood Reporter.

“Battuta” nel senso letterale del termine, perché a questo punto i preparativi del concerto in onore di Manzarek sono tutt’altro che uno scherzo. «Stiamo lavorando assieme a Live Nation [un’importante agenzia di promoting, n.d.r.] e ci stanno dando una mano per mettere assieme la cosa. Vogliamo che sia il meglio che possiamo», spiega il musicista. 

Alla serata saranno presenti anche i familiari di Manzarek, che approvano l’operazione, e non solo: «Io e John [Densmore, batterista dei Doors, n.d.r.] saremo là e siamo molto coinvolti. Da quando Ray non c’è più, non gli abbiamo mai davvero reso omaggio, tranne che ai suoi funerali. Vogliamo che la gente si ricordi di Ray per tutto quello che ha fatto. Ci sono così tanti fan e musicisti che hanno imparato da lui».

(Ray Manzarek in una foto degli anni ’60)

Per questo, Krieger ha spedito un sacco di lettere a molti colleghi per chiedergli di partecipare alla serata: «È la parte più difficile, coordinare gli impegni di tutti. Portare tutti a suonare in una giornata, d’estate, quando non sono in tour o impegnati in una grossa data: ecco la sfida».

Nell’intervista, il chitarrista ha parlato anche del suo riavvicinamento con Densmore: «Io e Ray volevamo suonare come Doors, ma John non voleva, e per questo ne è venuta fuori una disputa legale. Ma adesso io e John siamo di nuovo in pista… anche se è davvero brutto che ci sia voluta la morte di Ray per farci riavvicinare».

In questo perido, Krieger è impegnato anche su un altro fronte: la realizzazione di uno studio di registrazione aperto al pubblico, un progetto che persegue da una vita. Le sale, quasi terminate, sono state ribattezzate “Horse Latitudes”, non solo perché è il titolo di una canzone dei Doors, ma anche per la vicinanza al centro d’equitazione di Glendale, California.

In attesa di sapere di più sul concerto per Manzarek, ricordiamolo con uno dei suoi capolavori, il riff d’apertura di Light my fire:

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